Il CEO di Kraken sostiene e difende i camionisti ed il Bitcoin come contro il sistema finanziario armato del Canada. La tensione è palpabile.
Jesse Powell non si tira indietro alle pressioni del governo canadese ed ha intenzione di favorire loro la gestione dei disordini a Ottawa.
Conosciuto nei circoli crittografici come un ideologo e un iconoclasta, il leader del secondo exchange di criptovalute più grande degli Stati Uniti vede le proteste dei camionisti come un’opportunità perfetta per dimostrare il vero valore delle criptovalute.
Powell ha donato un intero bitcoin ai manifestanti lo scorso 6 febbraio. Il motivo è che a suo modo di vedere il governo canadese sia andato troppo oltre con i suoi mandati di vaccino obbligatorio per camionisti.
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In una recente intervista Powell ha affermato: “Personalmente sono contrario ai mandati. Penso che siano solo immorali. Penso anche che, a questo punto, ci siano molte prove che suggeriscono che ci hanno mentito o che le informazioni sono state nascoste. E penso che la sua efficacia sia nella migliore delle ipotesi dubbia“. Il CEO di Kraken ha affermato che i camionisti, non sono esposti a rischi eccessivi e che sono solo stati presi di mira dal governo. A supporto della suatesi ha aggiunto che il lavoro dei camionisti richiede di base un alto grado di isolamento.
Powell la scorsa settimana ha consigliato ai suoi follower tramite Twitter di liquidare i propri asset da kraken. Questo perché c’era la possibilità di un sequestro da parte del governo a seguito di misure di emergenza progettate per fermare le donazioni di criptovalute ai camionisti.
In seguito ha dichiarato: “È un giorno triste per i nostri vicini del nord del Canada. I poteri volti a proteggere la sovranità della nazione in guerra si sono rivoltati contro gli stessi cittadini. Gente comune che vende caffè ai manifestanti contro le procedure mediche forzate. Il governo canadese possiede l’autorità e la facoltà di confiscare, senza preavviso e senza un giusto processo, tutti i tuoi conti finanziari. Questo perché potresti aver in qualsiasi modo sostenuto le proteste.”
Il governo canadese ovviamente non ha accolto favorevolmente il tweet di Powell. Kraken, come qualsiasi exchange nel mondo, avrebbe l’obbligo di rispettare qualsiasi sequestro imposto dal governo a seguito di uno stato di emergenza. Il CEO di Coinbase Brian Armstrong, ha scritto:
“Cose del genere possono accadere in qualsiasi paese, specialmente in un luogo economicamente libero come il Canada. I portafogli di criptovalute autogestitii sono importanti!”
La Ontario Securities Commission ha segnalato i tweet e li ha condivisi con la Royal Canadian Mountain Police (RCMP). “Siamo a conoscenza di queste informazioni e le abbiamo condivise con l’RCMP e le autorità federali competenti“, ha affermato Kristen Rose, responsabile delle relazioni pubbliche dell’OSC, in un’e-mail condivisa con The Logic.
Powell non sta cercando di inimicarsi di proposito nessun regolatore. A tal proposito afferma di mordersi la lingua più spesso di quanto vorrebbe, ma non ha paura di usare la sua piattaforma quando lo ritiene necessario.
Ha affermato più volte frasi come “il sistema finanziario tradizionale è stato armato” e “le piattaforme di crowdfunding sono regolamentate come piattaforme di finanziamento del terrorismo“. La perdita del libero accesso al denaro da parte degli individui per il CEO di Kraken equivarrebbe a perdere la libertà di parola.
Secondo Powell è inaccettabile che stia succedendo tutto questo in un paese libero come il Canada. Non stiamo parlando di un paese del terzo mondo con una debole comprensione della democrazia, ma di una grande potenza economica con una lunga storia di governo stabile.
“Penso che il Canada sia un buon esempio del fatto che il mondo occidentale non è immune da questo genere di cose. Le persone penseranno, ancora una volta, che il governo farà sempre e solo i propri interessi personali. Confiscare conti bancari senza un giusto processo è veramente troppo per tutti”.
Nel bel mezzo di questo dramma, vale la pena notare che Powell è stato coerente nel corso degli anni nell’incoraggiare gli investitori in criptovalute a trasferire i propri asset su cold wallet (ovvero portafogli offline).
“Alcune altre società potrebbero misurare i propri KPI in termini di asset sulla piattaforma o asset in custodia. Le banche si misurerebbero certamente in questo modo. Se non stai attivamente scambiando i soldi o non li stai usando per qualcosa sulla piattaforma, allora è solo liquidità ferma. Nel tuo e nel nostro interesse consigliamo sempre di conservare gli asset fuori dall’exchange, in quanto potrebbe essere hackerato o perso in qualche modo.“
Insieme a centinaia di exchange di criptovalute, Kraken attualmente si trova a cavallo del confine tra un settore finanziario altamente regolamentato e un’industria che ha la privacy e la libertà installate nel suo DNA. Powell riconosce queste contraddizioni:
“Queste cose emergono. I regolatori ci chiederanno dei tweet che ho realizzato personalmente. Sono entrato in questo intero settore per ragioni ideologiche. Devo ammettere che è una strada dura da percorrere e sto cercando di trovare un equilibrio. Cerco di dire cose che sono importanti per tutti, e a volte devi rischiare di alzare la testa per dire qualcosa e dare l’esempio. In questo modo dai ad altre persone l’opportunità di alzarsi e unirsi a te“.
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