“La chiamo domani per la conferma dell’operazione”. Ecco cosa è successo ad una persona che si è fidata di un SMS “delle Poste”.
Purtroppo ogni giorno si sente parlare di qualche guaio capitato a persone ingenue, o forse semplicemente distratte. Siamo presi in mille impegni quotidiani, il lavoro, i figli, le scadenze, i pagamenti… il cervello può andare in tilt. Ecco perché la vicenda che è capitata ad una insegnante può, anzi deve, farci riflettere. L’inizio dell’incubo avviene dopo che una signora ha letto un SMS delle Poste Italiane.
I fatti risalgono a pochi giorni fa. La donna, un’insegnante di una scuola materna, ha letto uno dei tanti messaggini che arrivano sul cellulare. Il mittente in questo caso era Poste Italiane. Avvertiva la cliente di un problema con il conto BancoPosta. La signora, avendo realmente una posizione aperta con Poste Italiane, ha letto meglio il testo del messaggio, che avvisava: “La invitiamo ad aggiornare i dati del suo Bancomat BancoPosta“, pena l’interruzione di qualche tipo di servizio.
SMS delle Poste, cosa è successo in un attimo
Nessuna indecisione, e il clic effettuato sul link messo a disposizione dal messaggio è stato “fatale”. La donna racconta in un’intervista che il giorno seguente ha cominciato a ricevere telefonate. Presa dagli impegni di lavoro, ha anche prestato poca attenzione. Nelle conversazioni un (ormai probabilmente abbiamo capito che era finto) operatore delle Poste chiedeva conferme di codici inviati via SMS, sempre a suo dire per non bloccare il Bancomat.
Ma non è tutto perché a quel punto la vittima era già in una “spira mortale”. Sempre dal racconto della donna, emergono altre telefonate ricevute nei giorni successivi. Il truffatore era anche “gentile e comprensivo”: “La chiamo domani per la conferma dell’operazione svolta”. E così è stato. La donna continua a raccontare la vicenda: “Mi ha ricontattato, spiegando che l’operazione non era andata a buon fine. Inoltre, mi ha detto che un uomo aveva sbagliato l’Iban e mi aveva accreditato 9500€”. Ancora non capiva. La donna ha controllato, “i soldi in più c’erano” e, alla richiesta “di un bonifico ad un iban intestato a Fiorentino Domenico”, ha eseguito senza battere ciglio.
La salvezza è arrivata, per fortuna, dall’ufficio antifrodi di Poste Italiane di Torino. Le transazioni economiche fatte (a sua insaputa) dalla donna hanno insospettito i militari, che si sono visti costretti a contattarla per avere spiegazioni. Solo con quella chiamata la donna ha capito che era vittima di una truffa bella e buona.
Il danno? 25 mila Euro sottratti dal conto. Ma non solo. Ulteriori operazioni di alcune decine e altre di centinaia di Euro sono ancora in corso. Non è stato possibile fermarle. Sembrerebbe che il truffatore stia usando quel denaro “per giocare al Casinò”. La speranza è che le Forze dell’Ordine riescano a risalire al malvivente e soprattutto che la donna possa riavere indietro il suo denaro.
Quello che possiamo fare noi come semplici cittadini è avvertire più persone possibile di non fidarmi mai di questo tipo di messaggi. Di prendersi un attimo di tempo ed eventualmente andare alle Poste (o in Banca o all’INPS a seconda del presunto mittente) e capire se ci sia davvero qualche cosa che non va.