Circolano messaggi inerenti le nuove impostazioni WhatsApp sulla privacy, ma è necessario prestare molta attenzione. Soprattutto ai messaggi in chat.
È molto probabile che gli utenti WhatsApp stiano ricevendo in queste ultime ore un messaggio riguardo a un nuovo aggiornamento privacy, direttamente nell’App. Attualmente, in Italia sono quasi 40 milioni le persone che usano questa applicazione per inviarsi messaggini, file audio, foto e stati. Mediamente, gli utenti usano le funzionalità di questo semi-social almeno 12 ore al mese. Non mancano regolarmente “polemiche” sulle informazioni accessibili a terzi e quindi sulla tanto annosa questione della “privacy”.
Forse è per questo che WhatsApp, che al momento fa parte della più ampia società “Meta” di Zuckerberg, ha regolarmente effettuato aggiornamenti in merito al trattamento dei dati. In realtà WhatsApp è abbastanza “sicura” da questo punto di vista. Fatto sta che, “in barba alla privacy”, molti utenti stanno ricevendo uno “strano” messaggio di aggiornamento. Proprio in chat. Forse perché la Commissione Europea si è pronunciata in merito a questo argomento, invitando la società a regolarsi.
Meta, proprio all’inizio di questo 2022, ha ricevuto una lettera formale niente meno che dalla Commissione Europea in cui si chiede di garantire che gli utenti comprendano davvero come vengono utilizzati i loro dati personali, e in particolare se/come vengano condivisi con partner commerciali. “Mi aspetto che WhatsApp rispetti pienamente le norme dell’UE che tutelano i consumatori e la loro privacy“, ha affermato il Commissario europeo della giustizia Didier Reynders.
Il messaggio novità WhatsApp sulla Privacy, ecco la verità
Chi in questi giorni usa la chat, avrà notato una nuova notifica, che arriva proprio dall’App. C’è un messaggio che spiega la novità: “Nella nostra Informativa sulla privacy, ti forniamo maggiori informazioni su come utilizziamo i tuoi dati. Scopri di più“. Potrebbe sembrare un tentativo di phishing ma, in realtà, stavolta è tutto chiaro e onesto. Cliccando sul link – a cui si accede premendo la frase “scopri di più” – si viene indirizzati ad una pagina di assistenza dell’App di messaggistica.
Nella pagina, si informano gli utenti circa “l’aggiornamento dell’Informativa sulla privacy per i residenti in Europa“. E si cita anche la motivazione per cui Meta sta effettuando questa procedura: “in base alle indicazioni della nostra principale autorità di controllo europea per la protezione dei dati, la Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati“. Perché viene messa in gioco l’Irlanda? Semplice: si dà il caso che WhatsApp abbia sede legale e fiscale in Irlanda, ovviamente per pagare importi minori di tasse.
L’ultima precisazione: secondo la società di Zuckerberg, nulla è cambiato rispetto a prima: “Come sempre, non possiamo leggere né ascoltare le tue conversazioni personali perché sono protette dalla crittografia end-to-end e lo saranno sempre“. Ciò che cambia, infatti, non è la privacy di per sé su WhatsApp ma le note sull’informativa sulla privacy, cioè un documento con cui l’azienda rende un po’ più chiaro ai suoi utenti come vengono gestiti i dati personali. Di fatto, c’è forse qualche utente che ci ha capito qualcosa? Forse la comunicazione andrebbe gestita con un po’ più di accortezza. O forse, semplicemente, i fruitori di determinati servizi dovrebbero riuscire a comprendere meglio le dinamiche inerenti l’utilizzo dei dati.