L’enorme “corruzione legale” delle Lobby dietro Bitcoin e criptovalute

Molte aziende del settore cripto e blockchain sono preoccupate circa il futuro della legislazione in ambito criptovalute.

Corruzione e attività delle lobby giocano spesso un ruolo cruziale in queste dinamiche. Il lobbying, cioè l’influenzare istituzioni governative al fine di mettere pressione riguardo determinati ambiti, è un’attività legale negli Stati Uniti.

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Secondo un recente studio, nell’ultimo anno il denaro speso per lobbying in ambiente criptovalute è più che raddoppiato.

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Lobbying nel mondo crypto

Nonostante l’inarrestabile exploit del mondo cripto un po’ in tutti i settori, molte aziende sono preoccupate riguardo la futura legislazione che andrà ad interessare il mercato delle criptovalute. La preoccupazione è quindi rivolta ai politici dei vari paesi che potrebbe non comprendere o addirittura ostacolare l’ascesa dell’utilizzo delle criptomonete.

Un gruppo di ricercatori di cryptohead.io hanno pubblicato i risultati di uno studio condotto nel 2021 riguardo il lobbysmo in ambiente cripto. La ricerca, a firma James Page, ha mostrato che la più grande azienda cripto ad aver speso soldi per il lobbying è stata la società californiana Robinhood Markets, Inc.

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Le cifre spese dalle lobby

Lo scorso anno sono stati spesi 9,56 milioni di dollari per lobbying e Robinhood Markets, Inc. ha contribuito con il 14,12% di questa spesa; 1,35 milioni di dollari. Medaglia d’argento invece per Ripple Labs, l’azienda blockchain alle spalle del token xrp (XRP), la quale ha speso ben 900.000 dollari per le attività di lobbying. Al terzo posto troviamo la ben nota Coinbase che con i suoi 785.000 dollari spesi per il lobbysmo nel solo 2021 si è guadagnata la medaglia di bronzo.

Un altro dato interessante che spunta fuori dalla ricerca condotta da cryptohead.io è quello relativo alle spese pagate per le attività di lobbying dal 2017 ad oggi. In questo campo il primato va a Ripple che è riuscita a spendere ben 1,95 milioni di dollari, mentre arriva stavolta seconda Robinhood con “soli” 1,62 milioni di dollari. Coinbase non sale sul podio stavolta perché battuta dalla Blockchain Association che dal 2017 ha speso 1,61 milioni di dollari i lobbying.

Oltre a questo tipo di dati, la ricerca condotta da Paige mostra anche quanti lobbisti sono stati impiegati dalle varie società. In questo ambito Coinbase riesce finalmente a salire sul gradino più alto del podio con ben 23 lobbisti utilizzati l’anno scorso, contro i 16 di Robinhood e i 12 di Ripple.

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