Finanza, Energia, Geopolitca e Blockchain, tutti pronti al blackout. Le attuali situazioni che provengono da cause e problemi passati, non lasciano molti dubbi a riguardo.
Da dove possiamo partire per fare un ragionevole riassunto che possa spiegare chiaramente come, alla fine i nodi vengono sempre al pettine?
Ebbene tutto trae origine, come sempre da dieci anni ormai, nel momento peggiore della crisi finanziaria del 2008.
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Dobbiamo tornare alla crisi dei “Sub-Prime” americani dell’agosto 2008 col fallimento poi della Lehman Brothers, e il successivo “programma di stimolo” dell’economia americana messo in atto dal governo e dalla FED per evitare che lo shock finanziario bloccasse i circuiti valutari, ebbene tutto ciò che è stato fatto al tempo, ora in assenza di misure correttive, presenta il conto sotto altri diversificati aspetti.
Tecnicamente quindi adesso le Banche centrali non possono alzare i tassi senza causare un crollo delle Borse, ma questo controsenso porta al rialzo dell’inflazione che inizia a creare dei danni.
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Il tema principale a cui tutti gli addetti ai lavori del settore stanno ponendo la loro attenzione è proprio questo dell’inflazione, e se questa tenderà ancora a crescere.
Quello che è certo è il vicolo cieco, nel quale si sono cacciate le Banche centrali.
Infatti, la risposta comune all’inflazione è il rialzo dei tassi, in modo da rendere più difficile il prestito del denaro, indurre una minore quantità di denaro in circolazione e quindi rendere il denaro “scarso” e quindi bilanciare l’eventuale scarsità di qualche bene divenuto raro il cui prezzo sta salendo esageratamente.
Tutto quanto è stato creato quindi ha determinato una duplice deriva. Che porta ad immettere nel mercato più liquidità di quanta ne serva generando inflazione.
Nel corso di tutti questi anni ciò si è ripetutamente ripetuto, e la liquidità è esplosa. Tale liquidità si è poi spostata in circolo nel sistema ed ora sta veicolando la sua azione destabilizzante verso le materia prime.
Oltre a tutto questo dobbiamo considerare che il Sistema Bancario è basato su un funzionamento che è ormai datato e mal si addice ai nuovi paradigmi economici.
Questo sistema rende le Banche come vincolate alla loro nomenclatura burocratica che non regge il ritmo attuale di sviluppo delle versioni economiche, e ciò le rende come impossibilitate ad agire rapidamente.
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Il Punto di sintesi che porta ad una notevole criticità è che le banche hanno per troppo a lungo mantenuto i Tassi Ufficiali di Sconto troppo bassi soprattutto per favorire discompensi e sbilanciamenti nelle partite di pagamento tra nazioni dei PIIGS e del nord Europa, ed ora un rialzo dei tassi comporterebbe la liquidazione degli asset in massa.
Questo è il punto critico, un punto di svolta pericoloso e piuttosto probabile.
Questa eventualità potrebbe materializzarsi contemporaneamente in tutte le sedi di scambio planetario, e quindi i titoli di stato cadrebbero come un domino in disequilibrio.
Insomma potrebbe verificarsi un vera Tempesta molto più che Perfetta.
E’ comunque da considerare che potrebbe verificarsi un “serpentone” incontrollabile che tenderà a mordersi la coda, in quanto con inflazione estremamente alta e tassi oltre la soglia, gli stessi investitori con margini risicati, venderebbero in massa tutti i titoli di Stato.
E’ chiaro qual è la trappola in cui vengono a trovarsi Banche centrali ed a cui sembrerebbe esserci nessun rimedio nell’immediato?
Il problema come detto si trascina proprio perché immettendo troppa liquidità nel mercato, non vi è poi stata nessuna azione cogente per terminare la follia stessa che ha portato al problema.
La massa monetaria in eccesso ho fatto guadagnare di nuovo solamente che si è specializzato nello speculare durante le sessioni di salita del mercato, ma i problemi sono stati solamente procrastinati in questo modo.
Il morale di tutto questo teatrino quale effetti ha prodotto quindi.. semplicemente che tutte le vicissitudini del caso sono andate a pesare sulle fasce più deboli degli strati sociali, ed ora il problema si sta spostando verso il comparto economico attinente alle materie prime, quello maggiormente interessato attualmente per la crescita dell’economia.
Questo scenario da baratro sarà probabilmente attinente al PNRR prossimamente, e sebbene tale paino sia stato creato per far si che il nostro paese possa avere una dinamicità economica molto più performante, se verranno a mancare le basi di liquidità, potrebbero esserci dei problemi molto più gravi.
Ciò che è accaduto in questi anni è l’esempio perfetto di come immissioni di liquidità non supportati da crescita economica effettiva, per continuare a salvare chi aveva fatto il bello ed il cattivo tempo, nei sistemi centralizzati, e fino all’avvento delle decentralizzazioni economiche proposte dalle blockchain, non crea la spinta economica a cui tutti aspirano per avere ricchezza e benessere.
E il problema è diventato maggiormente invasivo, nel momento in cui è iniziata la speculazione finanziaria in ambito energetico, che sta comportando problemi rilevanti e tensioni geopolitiche.
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