Intorno al denaro praticamente da sempre è forte l’attenzione degli uomini e quindi dei malintenzionati. Ecco alcuni esempi.
L’universo truffa, lo sappiamo bene è attivo più che mai, potremmo parlare oggi di qualcosa di parallelo alla dimensione reale, qualcosa che vive nell’ombra e salta fuori al momento opportuno, apparentemente senza lasciare immediata traccia. La verità è che spesso di tracce ce ne sono, eccome. Alcune varianti alle truffe più frequenti fanno speso tremare i cittadini.
Il rischio concreto per ogni cittadino è ormai nascosto praticamente ovunque. Si parla di soldi, e quindi ecco fioccare ad ogni angolo tentativi di raggiro, di furto mascherato bene o meno, qualsiasi cosa insomma pur di mettere le mani sui risparmi dei cittadini. Tutto sommato il succo è questo. Mettere le mani su qualcosa che qualcun altro si è preoccupato di mettere da parte. Il truffatore, quello piccolo quello che vive orchestrando piccoli colpi di fatto delinea questo tipo di profilo. Nessuno insomma è al sicuro, ogni contesto potrebbe essere sospetto e quindi pericoloso.
Il web, ma non solo, possono trasformarsi nel peggiore dei luoghi per chi teme per la propria sicurezza. Le cronache quasi quotidianamente ci dicono quanto in effetti possa essere complicato sentirsi al sicuro, lontano dai rischi che la rete ha in serbo praticamente per tutti. Di truffe e raggiri quindi ne abbiamo visti a bizzeffe, partendo dalla famigerata falsa comunicazione con tanto di immancabile link sul quale cliccare, al pacco in giacenza al regalo fantomatico vinto chissà come, senza nemmeno aver mai partecipato ad alcun concorso.
Massima attenzione, il rischio è forte: il pericolo corre veloce allo sportello bancomat
A volte dando per scontato che il pericolo possa nascondersi esclusivamente sul web si vanno ad eliminare dai campi ipoteticamente rischiosi quelli più reali e quindi concreti. Mail, sms, comunicazioni più o meno strampalate ci fanno dimenticare quanto possa essere complicato gestire la realtà, quella vera, quella fisica. Immaginiamo la più classica delle situazioni che ci vedono impegnati a prelevare soldi dal nostro conto corrente, parliamo quindi dell’attesa all’esterno di uno sportello bancomat. Le truffe che solitamente colpiscono il contesto in questione sono generalmente due. La prima riguarda una vera e propria messa in scena, la seconda ha un profilo leggermente più tecnico.
La truffa arriva via sms, l’incubo non finisce più: incredibile quello che ti può accadere
In fila quindi, la persona dietro di noi, che al momento stiamo prelevando soldi al bancomat finge di aver trovato per terra una banconota, immaginando possa essere la nostra. Attira la nostra attenzione quindi e quando convinti della cosa ci chiniamo per raccoglierla, lo stesso individuo farà per sostituire, quindi, la nostra carta bancomat con un’altra di fatto uguale. Inoltre, il nostro vicino di fila avrà notato il nostro codice pin facendo attenzione nel momento in cui lo abbiamo digitato. Derubarci, quindi, per i malintenzionati sarà un gioco da ragazzi.
L’altro metodo, quello definito più tecnico prevede invece l’applicazione da parte dei truffatori ad un particolare sportello bancomat di uno skimmer, strumento che di fatto rende possibile la clonazione delle carte inserite in quel particolare Atm. Cosa poter fare per evitare sorprese? Controllare che la fessura del bancomat non sia stata di fatto manomessa e che non risultino incongruenze fisiche, se cosi possiamo dire rispetto all’aspetto dell’apparecchio in questione. I truffatori insomma, le provano davvero tutte.
La sicurezza va sempre salvaguardata, in ogni caso. Calare per quel che riguarda l’attenzione e la cura dei dettagli quando ci sono in ballo truffe o raggiri non è certo il migliore atteggiamento possibile da prendere in considerazione. Il rischio è concreto, sempre, lo abbiamo visto. I malintenzionati abbondano, sul web e non solo. Truffare è diventata sempre più una moda e noi dovremmo fare in modo che il tutto passi presto possibilmente facendo meno danni possibili.