Secondo un rapporto sarebbero ben 13 miliardi di dollari i soldi che la Russia dovrebbe ricevere dalla fiscalità del mercato cripto
Mentre le istituzioni russe decidono del futuro del mondo delle criptovalute, il fisco della Madre Patria raccoglierà ben 13 miliardi di dollari di tasse relative al mondo cripto, si legge in un documento del governo.
Il documento trapelato ai media del Paese mostra l’indecisione di politici e enti regolatori riguardo la politica delle criptovalute, ma allo stesso tempo mostra il trilione di rubli (questo il corrispettivo nella valuta del paese) che intascherà lo Stato.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, sarebbe circa 215 miliardi di dollari l’ammontare totale del valore delle criptovalute possedute dal popolo russo.
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13 miliardi di dollari di tasse da Bitcoin e criptovalute
Secondo gli autori di questo policy brief, nonostante l’approccio fiscale semplificato da parte di Mosca, l’entrate fiscali del Paese previste circa i beni digitali come le criptovalute sarebbero di 13 miliardi di dollari all’anno.
Il rapporto fornisce anche un’analisi, non condivisa da tutti i funzionari però, che mostra come la popolazione russa sia il 12% dell’intera economia globale cripto. Nello stesso rapporto si legge, però, che nonostante questa analisi sia stata condotta dal governo federale non ha trovato l’approvazione di tutti i presenti.
L’analisi continua elaborando le due strategie di riscossione delle tasse in ambiente cripto: quella proveniente dagli investimenti e quella sulle persone giuridiche, come i fornitori dei servizi.
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La legge russa per regolamentare le criptovalute
Alla Duma di Stato, una camera del parlamento russo, esiste già un gruppo di lavoro che sta studiando le strategie migliori per proporre quelle leggi che servono a colmare un vuoto giuridico che al momento permane.
Ricordiamo che lo scorso mese la Banca di Russia aveva proposto un blocco totale sull’utilizzo, lo scambio e il mining di criptovalute ma aveva trovato una grande resistenza e opposizione da parte di tutti i membri della comunità cripto.
A quel punto il governo russo si è trovato alle strette e attraverso il Ministero delle Finanze ha proposto di, anziché bandire del tutto le criptovalute, regolamentare in maniera rigida tutto il mondo dei servizi digitali che si basano su tecnologia blockchain.