Canone Rai, niente è come sembra: la ‘sorpresa’ per tutti gli abbonati

Al centro della cronaca quasi quotidianamente. Gli abbonati attendono con ansia nuove notizie in merito alla forma di pagamento.

Il canone Rai da anni ormai si può dire tiene in ansia milioni e milioni di cittadini italiani. Il tutto è legato alle modalità di pagamento ma non solo. Gli importi, e tutto ciò che concerne questa tipologia di tassa fanno discutere ormai da anni. Si attende una svolta, di fatto è stata già annunciata per il prossimo anno, ma nel frattempo cambiano ancora alcuni elementi in campo.

Canone tv
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La notizia che tutti gli italiani stanno aspettando in merito alla posizione del canone Rai potrebbe non essere del tutto quella sperata. La questione è ormai all’ordine del giorno quasi quotidianamente. Se ne parla in tv, sui giornali, sul web. La questione centrale, sempre quella da ormai qualche anno è la modalità di pagamento del canone, tassa che molti mal sopportano ed addirittura ritengono ingiusta. Se in precedenza, cioè prima del 2016 il canone veniva pagato dai cittadini attraverso il classico bollettino, con l’insediamento del Governo Renzi le cose sono del tutto cambiate.

Dal 2016 per l’appunto il discorso è del tutto cambiato. Il Governo dell’epoca, quello per l’appunto guidato da Matteo Renzi, decise per tamponare la dilagante evasione in merito di inserire la quota di canone Rai da saldare all’interno delle bollette dell’energia elettrica, obbligando di fatto i cittadini a pagare il canone. Chiaramente la cosa non fece piacere agli italiani che da allora hanno messo in atto una sorta di battaglia contro il provvedimento. In loro soccorso qualche tempo fa è arrivata la stessa Comunità Europea che pare abbia chiesto formalmente di ripristinare la vecchia modalità di pagamento del canone Rai.

Canone Rai, niente è come sembra: il grido d’allarme di Fuortes Ad Rai

L’inserimento della quota di canone Rai da pagare all’interno della bolletta dell’energia elettrica ha consentito però, è giusto sottolinearlo, un consistente abbassamento dell’importo della stessa tassa. Si è passati dai 113 euro del 2016 a 90 euro. Tale importo però non è tutto destinato alla stessa Rai, che riceve soltanto 74 euro. Il resto della quota resta di fatto allo Stato. Oggi l’Ad Rai Carlo Fourtes, lancia un particolare grido d’allarme, spiegando come al momento l’azienda del servizio pubblico nazionale sarebbe sotto finanziata.

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Il finanziamento del servizio pubblico  – spiega Fourtes –  è un prerequisito indispensabile, deve essere cioè tale da non porre la società in una condizione di minorità, tale da impedire di rispettare l’essenziale principio di indipendenza che costituisce la qualità che connota la costituzione dei servizi pubblici e la loro capacità di agire. È indubbio – conclude l’Ad Rai –  che il finanziamento debba essere commisurato e adeguato agli obblighi assegnati, stabile e trasparente”. Il rischio concreto, dunque, al momento riguarda la possibilità di un aumento di capitale destinato per l’appunto alla Rai.

Potrebbe nuovamente aumentare l’importo del canone Rai, oppure diminuire la quota trattenuta dallo Stato. Al momento la risposta non è chiara e ci vorrà ancora del tempo per arrivare ad una sorta di chiarimento in merito. Per il momento gli italiani continuano a pagare la tassa tanto odiata attraverso la bolletta dell’energia elettrica, in attesa che si compia l’indicazione europea e tutto torni alla vecchia maniera. Chissà come saranno gli importi a questo punto. Magari potrebbero crescere tornano agli standard del 2016. Tutto ancora in alto mare dunque, in attesa che qualcuno si pronunci.

Gli italiani attendono risposte in merito ormai da anni e c’è da giurarci che anche stavolta proveranno a chiedere delucidazioni e chiarimenti in ogni ambito. Si attende una risposta, l’attende il paese, l’attendono i cittadini. Cosa sarà del canone Rai. Ridotto, prezzo pieno, in bolletta oppure no?

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