Arriva anche in Italia, nientemeno che dall’FBI, un avviso diramato in tutto il mondo: ecco a cosa dobbiamo stare attenti.
Ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo. E purtroppo anche di spiacevole. L’ultima novità arriva da un avviso diramato a livello globale dall’FBI, la stra-nota agenzia governativa di polizia federale degli Stati Uniti d’America. L’immaginario collettivo scatta immediatamente e rimanda a telefilm di azione, spy story e noir. Anche se non siamo proprio a quelli livelli, però, c’è da stare molto attenti.
L’oggetto dell’avviso è l’utilizzo dei QR Code. Ormai ci sono diventati familiari a causa del loro utilizzo per il Green Pass. Ma in effetti questi “quadratini criptici” erano già in giro su biglietti del bus, menù dei ristoranti, scontrini e altri strumenti usati dalle aziende e Amministrazioni Comunali. I QR Code, infatti, sono delle vere e proprie “porte d’accesso contactless” che rimandano a svariati tipi di servizi.
A sentir parlare di “porta d’accesso”, però, può darsi che a qualcuno siano già drizzate le antenne. Come qualsiasi altro tipo di porta, il QR Code può essere violato. Ma come è possibile, e quali sono gli scopi dei malviventi? Quali crimini possono commettere? Andiamo a scoprirlo leggendo proprio il comunicato dell’FBI.
L’agenzia statunitense ha cominciato a diramare l’avviso a seguito di numerose segnalazioni sull’abuso di QR Code. Dalle indagini è emerso che i criminali stanno effettuando molteplici truffe a discapito di cittadini e aziende. Ha pensato così di avvertire la popolazione e il messaggio è arrivato anche in Italia. Ecco cosa dice:
“Le aziende utilizzano i codici QR legittimamente per fornire un comodo accesso e li hanno utilizzati più frequentemente durante la pandemia da Covid-19. Tuttavia, i criminali informatici stanno sfruttando questa tecnologia indirizzando le scansioni dei codici QR a siti dannosi per rubare i dati delle vittime, incorporando malware per ottenere l’accesso al dispositivo della vittima e reindirizzando il pagamento per l’uso dei criminali informatici“.
Si sono verificati molti casi di QR sparsi in luoghi “tattici”: vicino all’entrata di uffici postali e bancari o ai parchimetri. Gli utenti, credendo di accedere ai portali ufficiali per effettuare transazioni o pagamenti si sono visti rubare i dati e, ovviamente, i soldi. Possiamo dire che questo tipo di truffa è l’evoluzione del tentativo di Phishing perpetrato tramite email e SMS.
Come tante altre “mode”, ciò che sta succedendo oggi in America succederà a breve anche nel resto del mondo. È bene allora cercare di fare di tutto per aumentare la consapevolezza dei cittadini così che possano difendersi meglio. Ricordiamo allora l’avvertimento finale che dà sempre l’FBI: “Non scansionare codici QR trovati casualmente“, e noi aggiungiamo di prestare attenzione anche a quelli che sembrano affidabili.
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