L’agenzia delle Entrate sta effettuando dei maxi controlli. In ballo la cancellazione della targa dell’auto. Ecco cosa sta succedendo al PRA.
C’è stato un momento di tregua in questi 2 anni tra i contribuenti e l’Ente Riscossore dello Stato. L’Agenzia delle Entrate è un incubo per tanti cittadini che a causa di diversi problemi non riescono a pagare tasse e oneri. Naturalmente stiamo parlando di coloro che si trovano in difficoltà momentanea e non certo dei delinquenti che evadono per scelta.
A causa della pandemia, molte aziende si sono ritrovate ferme, senza incassi, e con spese fisse da onorare. Anche i lavoratori hanno perso il lavoro, ed è inutile ricordare il baratro in cui siamo caduti. Per fortuna il Governo ha cercato in qualche modo di mettere delle toppe, e una delle azioni che ha promosso è stata quella del “congelamento” delle cartelle esattoriali.
Ma il 31 marzo lo Stato di Emergenza finirà. Se da una parte c’è tanta voglia di tornare a fare una vita “normale”, dall’altra i problemi tenuti nascosti “sotto al tappeto” torneranno fuori inesorabilmente. Tra questi appunto le cartelle esattoriali. Chi non ha pagato il Bollo Auto, infatti, rischia grosso.
Agenzia delle Entrate toglie le targhe dalle auto: chi sono gli sfortunati
Chi non è in regola con la Tassa di Proprietà del veicolo potrebbe ricevere pessime notizie. Come è risaputo, la tassa va pagata ogni anno. Se si superano i termini stabiliti dalla Legge, si è obbligati a versare interessi di mora pari allo 0,3% annuo e sanzioni amministrative. Entro i 14 giorni dalla scadenza prevista, si paga “solamente” lo 0,1% in più sul totale del Bollo per ogni giorno di ritardo; dopo 1 mese, l’importo sale fino all’1,50%; superati i 3 mesi, si va all’1,67%. Se si paga entro un anno dalla scadenza, l’aumento è del 3,75%.
Se sono passati più di 3 anni, però, è necessario fare molta attenzione. l’Agenzia delle Entrate controlla la situazione del contribuente. Chi non è in regola adesso rischia il fermo amministrativo del veicolo e persino il pignoramento del conto corrente. Se l’Ente di Riscossione non ottiene il denaro richiesto, può scattare un’ulteriore manovra: ha infatti il potere di togliere la targa dell’auto e di farla cancellare dal Pubblico registro automobilistico (PRA).
Attenzione dunque, perché è possibile che in questi due anni di relativa tregua, qualcuno si sia dimenticato di avere un debito in sospeso. Se l’Agenzia delle Entrate toglie la targa, il povero automobilista dovrà pagare pesanti sanzioni e interessi. e anche provvedere a reimmatricolare il veicolo, se vuole continuare ad esserne il legittimo proprietario.