La nuova frontiera dei pagamenti digitali rischia di dare vita ad una nuova corrente, per cosi dire di truffe. I dettagli.
Le ultime evoluzioni del mercato dei pagamenti digitali hanno portato ad una serie di innovazioni che rappresentano in effetti evidenti vantaggi per il cittadini. Modalità sempre più dinamiche e per questo di semplice attuazione. Il rischio concreto però, come sempre, riguarda la sicurezza degli stessi strumenti finanziari in un contesto non del tutto privo di pericoli.
Il progresso inteso come la possibilità di fornire in determinati settori sempre più vantaggi ai cittadini, sempre maggiori comodità per dirla in un certo modo sta letteralmente spazzando via ogni vecchia e consolidata abitudine. Nel settore finanziario gli ultimi anni sono volati via all’insegna di sempre nuove evoluzioni e vantaggi per gli utenti che di fatto hanno letteralmente rivoluzionato un ambito che da troppo tempo basava i suoi presupposti su un tipo di strumentazione non del tutto consona ai tempi insomma.
Le intenzioni, tra l’altro, dei governi di sostenere misure sempre più a vantaggio dei pagamenti digitali, provando a limitare quanto più possibile la circolazione di denaro contante ha fatto poi tutto il resto. Meno denaro contante, la possibilità concreta di trasferire tutto in digitale ha quindi fornito l’assist vincente per il lancio di sempre più evolute modalità di trasferimento di denaro. La più recente è senza dubbio la tecnologia contactless che consente di effettuare pagamenti semplicemente avvinando la nostra tessera bancomat al pos dell’esercente in questione.
Pagamenti, la nuova frontiera è il contactless: il rischio truffa è più che mi concreto al bancomat
Legato al discorso precedente va comunque sottolineato il fatto che gli ultimi anni hanno visto il proliferare di strumenti di pagamento, considerata la possibilità offerta dal web di effettuare sempre più transazioni per cosi dire a distanza. Shopping on line, pagamenti di beni e servizi, il tutto ha letteralmente fatto esplodere un settore fatto di carte virtuali o fisiche prepagate, predisposte in tutto e per tutto alla nuova tecnologia ed alla modalità ormai vigente in quel determinato contesto. Pagamenti rapidi che possono concretizzarsi in poche semplici mosse. Il tutto garantito nella maggior dei casi dagli stessi istituti di credito.
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Le nuove tecnologie, i nuovi sviluppi di un contesto continuamente in fase di evoluzione non sono però liberi del tutto dai rischi concreti di truffe architettati ai danni degli ignari cittadini. Il rischio concreto per l’ignaro cittadino, è quello di vedersi sfilare nel vero senso della parola la tessera bancomat. Cosa succede a questo punto? Semplice, il malintenzionato potrebbe utilizzare la stessa tessera senza necessità di inserimento del pin per acquisti di importo inferiore ai 25 euro. Inoltre, magari sbirciando in fila al bancomat il pin del malcapitato potrebbe addirittura andare oltre.
Il rischio concreto insomma nasce proprio dai tratti della nuova tecnologia, della nuova modalità di potenziale transazione. Il tutto è chiaramente collegato alla possibilità più che concreta di essere vittime di raggiri più o meno studiati. A volte l’occasione fa l’uomo ladro insomma, altre volte invece si può essere addirittura individuati e poi truffati. Ciò che conta come sempre è prestare la massima attenzione ad ogni contesto e ad ogni operazione effettuata. Guardarsi intorno ed essere sicuri che nessuno in quel momento stia studiando in qualche modo le nostre azioni.
Il progresso, tornando al discorso iniziale ci offre l’opportunità di semplificare al massimo la quasi totalità delle operazioni che riguardano il nostro quotidiano. Questo però non esclude purtroppo di incappare in rischi più o meno importanti. Il consiglio, anche degli stessi istituti di credito è quello di valutare sempre e comunque la pericolosità di certi contesti, che siano fisici o virtuali. Una volta fatte proprio quelle indicazioni il tutto dovrebbe filare liscio, sempre, in ogni caso.