Cos’è lo Space Weather? Quando entriamo in questo ambito non ci si riferisce solamente alle “previsioni Meteo dello Spazio”, ma a qualcosa che può incidere (negativamente) sulle nostre vite.
Space Weather, ad ogni soluzione un problema. Sembra che le cose stiano purtroppo così. L’innovazione tecnologica ha sicuramente migliorato la vita degli abitanti di questo pianeta, ma non manca il risvolto della medaglia. Potremmo arrivare a “rimpiangere” le vecchie previsioni Meteo. Quelle che ci dicevano che il weekend sarebbe stato bel tempo e saremmo potuti andare al mare.
La novità arriva infatti dallo Spazio. Oggi, oltre alle condizioni climatiche della Terra, vengono monitorate molto attentamente anche quelle del Sistema Solare. Ma perché mai? Si potrebbe chiedere qualcuno. Ebbene, perché le attività del Sole possono arrecare danni importantissimi alla nostra quotidianità.
Più nello specifico, a causa delle tempeste solari, potremmo subire continui blackout, interruzioni nelle telecomunicazioni, ma anche lo stop al traffico aereo e GPS che vanno in tilt. Il problema coinvolgerebbe anche i satelliti scientifici e commerciali, e quindi tutto l’ordine cui siamo abituati potrebbe subire un caos incredibile.
Ad affermare con forza i concetti sopra citati è anche Umberto Villante, Presidente dello Swico (Space Weather Italian Community). In un’intervista spiega che solamente grazie a questa nuova disciplina, le “previsioni Meteo dello Spazio” appunto, sarà possibile sviluppare modelli di previsione efficaci per scongiurare il peggio. Secondo il professor Villante la “colpa” sarebbe proprio delle violente tempeste solari, fenomeno che è sempre esistito ma che adesso più che mai può influire sulle nostre vite.
Sempre più frequentemente infatti, spiega l’esperto, “si verificano difficoltà nelle comunicazioni, problemi nel controllo del traffico aereo, interruzioni nella distribuzione di energia elettrica, danni a tutti i satelliti e altri inconvenienti” che, in una società iper connessa come la nostra non sono affatto di poco conto. Villante ci ricorda che queste tempeste solari hanno creato disagi anche in passato. E lo fa citando la tempesta avvenuta in Quebec nel marzo del 1989: le reti elettriche subirono un danno immenso, lasciando senza luce più di 6 milioni di cittadini. Si bloccarono tutti i dispositivi elettronici mandando nel caos aziende, case, ospedali e viabilità.
Oggi, se si verificasse un evento simile, i danni sarebbero più che triplicati. Stando a quanto riportano gli scienziati, fenomeni così estremi si verificano ciclicamente almeno ogni 11 anni. E ora ci troviamo in uno di quei periodi in cui è molto probabile che vi sia una fase acuta delle tempeste solari. Preparate le candele, dunque.
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