Lasciare il cellulare in carica di notte è un’abitudine frequentissima. Ma questo semplice gesto può innescare pericolosi meccanismi.
La tecnologia fa parte ormai da molto tempo della nostra quotidianità. Il cellulare è divenuto il nostro insostituibile “partner”, di giorno e di notte. Ogni tanto dovremmo però pensare ai rischi che, inevitabilmente, corriamo a causa di un uso eccessivo di strumenti digitali. E per rischi si intende un ampio spettro di eventi. Non solo dipendenze vere e proprie, ma anche pericolo di frodi e non in ultimo minacce alla nostra salute.
Ma cosa potrà mai fare un cellulare in carica di notte? A parte consumare energia elettrica, naturalmente. Beh, in effetti quando quell’innocuo dispositivo “riposa” beato, magari accanto al nostro cuscino, possono accadere molte cose. Innanzitutto, come abbiamo trattato in un altro nostro articolo, la batteria al Litio degli smartphone a lungo andare può compromettersi fino a esplodere, se tenute in carica eccessiva. Ma l’altro aspetto inquietante è che i danni da una carica notturna arrivano anche al nostro organismo. Ecco cosa ha scoperto un team di scienziati.
Un’associazione molto nota di scienziati britannici, la British Scientists, ha pubblicato le conclusioni riguardo a uno studio sugli effetti del cellulare sull’uomo; in particolare su cosa accade se viene tenuto in carica di notte accanto alle persone. Il danno andrebbe a compromettere la produzione di Melatonina, la sostanze prodotta dall’organismo e che regola il ritmo sonno/veglia.
Solitamente, l’ambiente buio aumenta la produzione di questo ormone e di conseguenza regola la qualità del sonno. Al contrario, quando il telefono in carica e/o acceso irradia elettromagneticamente la zona vicina al letto, la produzione di melatonina viene meno. La conseguenza è un netto peggioramento della qualità del sonno.
Ma non è tutto, perché non dormire bene porta con sé, oltre a squilibri emotivi, un altissimo rischio di obesità e diabete. Questo perché viene scombussolato anche il funzionamento degli zuccheri. E non dimentichiamo che, dormendo meno, si è più propensi anche a “fare raid al frigorifero”.
Scendendo nei dettagli tecnici dello studio, nel testo si riporta che: “in standby, il valore della radiazione elettromagnetica rilasciata dal telefono è di2,3 Milligauss (mG). La densità di flusso magnetico aumenta a 3,4 Milligauss dopo aver messo lo smartphone in carica. Inoltre, i valori di radiazione elettromagnetica del telefono variano in base alla distanza: a 5 cm, 10 cm e 15 cm sono rispettivamente di 1, 0,5 e 0,3 MilliGauss.”
Forse vale la pena ripensare a qualche abitudine ormai radicata. In fondo basta poco: è necessario controllare durante il giorno lo stato di carica della batteria e provvedere. Di notte è meglio tenere il telefono spento e, magari, acquistare un oggetto che non va più molto di moda: la classica Sveglia.
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