Cosa può dirci una moneta del tempo che ha vissuto? In alcuni casi, è vero, niente, ma in altri, in molti altri casi davvero tanto, probabilmente tutto. L’epoca di riferimento sancita da qualche dettagli riscontrabile in superficie, se cosi su può dire. Una immagine, una ricostruzione o incisione particolare, la celebrazione eventuale che la moneta stessa ha come fine, per un evento, oppure per un personaggio storico di rilievo di quel determinato paese. Di storie, teorie e riflessioni possono esserne fatte davvero tante, senza però arrivare sempre, in ogni caso a valutazioni considerate eccezionali.
Dal 1861 al 2002 la lira in qualche modo ha raccontato la storia del nostro paese attraverso le incisioni a tema, anno dopo anno, decennio dopo decennio, sui vari metalli utilizzati per i conio di una moneta che ha detto la sua nell’arco di tre diversi secoli. In ogni caso, considerate quelle che sono le dinamiche che più di tutte riguardano i collezionisti è bene precisare che i fattori che danno lustro all’esemplare man mano esaminato possono variare in base a quella che è la data di conio, l’eventuale fine celebrativo, la particolare epoca, e poi per la presenza di errori di conio per l’appunto, di veri e propri difetti insomma.
In questo caso specifico andremo ad approfondire un discorso molto interessante legato ad un esemplare molto caro agli italiani. Non solo a loro però, anche ai collezionisti di tutto il mondo. Parliamo della 500 lire cosiddetta “Caravelle” coniata nel 1957, parliamo del primo conio di questo particolare taglio di moneta, peraltro coniata in questa occasione in argento. La moneta in se non detiene un valore altissimo, anzi è mediamente presente nelle collezioni degli appassionati di tutto il mondo, quello che invece fa molto discutere è l’esemplare nato da un vero e proprio di conio. Oggetto del desiderio, si, in questo caso di milioni e milioni di collezionisti da ogni parte del mondo.
Sul sito web della casa d’aste Bolaffi, ad esempio, è possibile leggere la seguente descrizione tecnica. La moneta viene dunque, nei dettagli coi descritta: ” Diritto: busto muliebre di ispirazione rinascimentale a sinistra – Rovescio: tre caravelle naviganti verso destra con vento in poppa ma con il vessillo dell’albero maestro dispiegato contro il vento e con la scritta PROVA lungo il bordo”.
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La versione denominata “con le vele al contrario” rappresenta invece una vera e propria eccezione sul mercato. Parliamo di un esemplare coniato un anno prima della messa in circolazione della stessa moneta, marchiato, per cosi dire con il termine “prova”, in basso a sinistra. 2000 esemplari coniati, anche se oggi ne restano con molta probabilità circa la metà per un errore che ha fatto discutere per decenni. Le vele delle caravelle riprodotte su uno dei lati della moneta sono infatti rivolte a sinistra anziché a destra, un piccolo, quasi impercettibile dettaglio che ha lanciato questa particolare moneta letteralmente nel mito.
Per l’esemplare in questione è giusto precisare che esiste un prezzo di partenza già molto importante, parliamo di circa 5000 euro. Il prestigio della moneta in questione. Il fatto che sia stata coniata in argento. La collocazione storica, il fatto stesso che rappresenti il primo esemplare con quel particolare taglio. Sono tutti elementi che vanno a favore di chi la possiede perchè di certo ne aumentano man mano il valore. Senza escludere poi le condizioni di mantenimento. In alcuni casi la moneta in questione è stata venduta anche a cifre record di 20mila euro, ma in quel caso entrano di certo in gioco altri fattori.
Conta ad esempio la modalità di vendita. Se prendiamo in considerazione l’ipotesi di un’asta è chiaro che il prezzo tende a salire. Di conseguenza ci ritroviamo a raggiungere cifre molto più che alla portata di tutti, cifre assolutamente inimmaginabili insomma. In questo caso specifico però facciamo riferimento ad una moneta che rappresenta realmente una eccezione in tutto e per tutto. Una moneta insomma unica nel suo genere che non può di certo essere paragonata ad altre per svariate motivazioni.
Ad oggi, come anticipato, in circolazione sono davvero pochi gli esemplari di questo prezioso gioiello che può arrivare ad una valutazione di ben 20mila euro. Pochi esemplari che possono fare la fortuna dei collezionisti di turno che la posseggono o che vorrebbero in qualche modo acquistarla. Il mercato, in questi casi è davvero folle, questo è vero, ma certi esemplari, spesso meritano il prestigio ed il fascino che si portano dietro.
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