Intesa Sanpaolo è l’istituto bancario che ultimamente affolla le cronache, e non certo per questioni positive. L’ultimo “alert” a febbraio.
È da poco iniziato il 2022 e per i correntisti che hanno depositato il proprio denaro alla Banca Intesa Sanpaolo non c’è tregua. In questi giorni una nuova “minaccia” arriva proprio da un messaggio che avvisa gli utenti. Ma cosa sta succedendo? Sarà forse il caso che la banca provveda a migliorare la sua offerta? Andiamo a capire qual è l’ultima “beffa” perpetrata ai danni di chi ha riposto fiducia in questo istituto di credito.
Intesa Sanpaolo è una Banca sicura?
Quando si va ad aprire un conto in banca non è che si indaghi molto a fondo; cerchiamo semplicemente un istituto affidabile, magari consigliato da amici, dai parenti o dal commercialista. Le banche, in fondo, sono un po’ tutte uguali. E in teoria tutte offrono alti standard di sicurezza. D’altronde anche a livello di costi esiste una sorta di “cartello”, per cui comparare le offerte porta solamente a decidere dove risparmiare pochissimi euro a fine mese.
La Banca Intesa per come la conosciamo oggi nasce a gennaio 2007 dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI. La storia di questo istituto bancario e società per azioni è ovviamente più lunga e costellata di acquisizioni avvenute in quasi 20 anni. Tra il 2012 e il 2018, infatti, ha accorpato qualcosa come 320 istituti di varia natura (come casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico e banche di interesse nazionale) dislocati in 189 località italiane. Se ne deduce che si tratti di un gruppo forte e ben radicato nel territorio. E in effetti è così, solo che negli ultimi tempi questa banca – e dunque i suoi clienti – sta subendo un attacco criminale senza precedenti.
Il Messaggio pericoloso che sta arrivando a tutti i correntisti di Intesa Sanpaolo
Siamo abituati ormai a ricevere qualsiasi tipo di comunicazione via email, sul cellulare, nelle App, o tramite SMS. Anche Intesa Sanpaolo dialoga coi suoi clienti tramite notifiche push (per chi ha installato la App) oppure tramite lettere cartacee. Raramente via email e sicuramente mai usando degli SMS.
Ecco che se arrivano messaggi sospetti è sempre bene aspettare un attimo prima di lasciarsi fregare del tutto. Banca Intesa è infatti attualmente vittima di una banda di criminali che usa il suo nome per rubare soldi ai clienti. Ma come funziona questa truffa? Ecco la nuova – e purtroppo ennesima – modalità fraudolenta che sta circolando già dai primi di febbraio.
In pratica i correntisti della banca ricevono via email una comunicazione che SEMBRA provenire dalla banca. Nel testo viene riportato quanto segue: “Per motivi di sicurezza, abbiamo sospeso l’accesso online al tuo conto bancario. Una misura di sicurezza progettata per aiutare a proteggere i nostri clienti e il tuo account. Quindi è necessario verificare i dati personali relativi all’account corrente per ripristinare la funzionalità del proprio account e quindi confermare di non essere stato vittima di un furto di computer. Accedi e inserisci nuovamente i tuoi dati nella pagina seguente per eseguire il processo di verifica.”
Chi riceve questo messaggio NON deve assolutamente cliccare sul link suggerito, né tantomeno digitare nei moduli i dati bancari, il codice fiscale o le password dell’home banking. Il link fa credere agli utenti di stare inviando i dati alla banca, invece finiscono in mano all’organizzazione criminale. In pochi secondi viene svuotato il conto, e spariscono in un batter d’occhio i risparmi di una vita. Possono passare anche molti giorni prima che l’utente se ne accorga, magari perché va a fare un acquisto e gli viene negata la transazione.
Come comportarsi in caso di messaggi sospetti
L’unico modo per tutelarsi è quello di non credere a tutte le comunicazioni che arrivano. Se nei messaggi si devono poi compiere determinate azioni per risolvere il problema, è praticamente certo che si tratta di una truffa. Per qualsiasi dubbio riguardo al proprio conto corrente, la cosa migliore da fare è, semplicemente, chiamare la propria banca e chiedere informazioni.
In caso di ricezione di comunicazioni potenzialmente fraudolente, infine, è sempre bene avvertire sia l’istituto bancario che la Polizia Postale. Può essere un aiuto concreto al contrasto ai crimini, che sono – purtroppo – sempre più frequenti. E non solo a danno di Intesa Sanpaolo.