Metaplex Foundation, sviluppatore del protocollo NFT Metaplex basato su Solana, ha raccolto 46 milioni di dollari e decine di investitori.
Solana vuole posizionarsi nel mondo NFT e Metaverso. La raccolta fondi atta a sviluppare il progetto Metaplex è una delle tante conferme. Multicoin Capital e Jump Crypto hanno co-guidato il round di investimento, con la partecipazione di Solana Ventures, Alameda Research e Animoca Brands.
Il round ha visto coinvolti anche molti giocatori ed ex giocatori professionisti di basket, tra cui Michael Jordan, Allen Iverson, Joel Embiid, Kevin Love, e Obadiah Toppin. In tutto, più di 90 investitori si sono uniti al round, tra cui il rapper americano Snoop Dogg.
Questa è stata la prima raccolta fondi della Fondazione Metaplex, realizzata attraverso un accordo per la prevendita del token $SAFT in futuro. Lo ha rivelato il direttore Stephen Hess al The Block. La fondazione lancerà il proprio governance token nativo chiamato META nel prossimo futuro, ha detto Hess.
Con questo capitale, Metaplex Foundation prevede di sostenere i principali progetti sviluppati sul protocollo Metaplex. Questo protocollo aiuterà gli utenti a costruire i propri marketplace NFT sulla blockchain di Solana.
Il protocollo Metaplex è stato lanciato nel giugno 2021 e ha contribuito a creare oltre 5 milioni di NFT su Solana, per oltre 85.000 progetti fino ad ora. Alcuni di questi progetti includono Degenerate Ape Academy, Neodyme, Cryptokickers e Solana Monkey Business.
Solana si candida tra gli ormai famosi “Ethereum killer“, che comprende tra le altre Cardano, Terra, Polkadot e la Binance Smart Chain. Stiamo parlando di tutte quelle blockchain Layer1 che offrono soluzioni di scalabilità migliori rispetto ad Ethereum. Quest’ultimo risponde con i Layer2 come Polygon, la cui blockchain permette di mintare e listare NFT su Opensea praticamente in maniera gratuita. Non si può negare però che oggettivamente i numeri di Solana siano molto interessanti:
Nonostante questi dati, Ethereum continua a regnare incontrastata con una capitalizzazione ad oggi di oltre 375.000.000.000$, seguita tra queste solo da Cardano, che si mantiene sotto il livello dei 50 miliardi di dollari.
Ethereum come lo conosciamo oggi utilizza un’architettura blockchain basata sul proof-of-work (PoW). Ethereum 2.0 si fonderà invece sulla proof-of-stake (PoS). PoW permette ai miners di utilizzare la potenza di calcolo di una macchina per validare una nuova transazione. In questo modo il miner guadagna la cryptovaluta nativa della rete.
Nella PoS invece, energeticamente migliore, i validatori non sono coloro che dispongono di potenza di calcolo maggiore, ma i più ricchi. Possedendo la Cryptovaluta infatti, ricevono una ricompensa proporzionale alla quantità e al tempo in cui viene lasciata in stake a protezione della blockchain.
Ethereum 2.0, inoltre, potrà supportare fino a 100.000 transazioni al secondo, o almeno questa è la promessa.
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