Ieri mattina il geniale imprenditore Elon Musk ha twittato: “Tesla merch buyable with Dogecoin”, cioè “Il merchandising di Tesla potrà essere acquistato in Dogecoin”.
Al solito, dopo il tweet il proprietario di Tesla e SpaceX è scomparso nel nulla ma, sul sito dello shopping online di Tesla si può vedere l’immagine di un decanter a forma di saetta, marchiato Tesla ovviamente, con in basso il suo prezzo: 825 DOGE.
Elon Musk non è sicuramente nuovo a questo tipo di uscite e Twitter sembra proprio il suo terreno favorito quando si tratta di annunciare cose un po’ fuori dal comune. Come dimenticare quando twittò la notizia che le sue Tesla avrebbero potuto essere acquistate in bitcoin. In seguito il CEO dell’azienda di auto elettriche ha dovuto ritrattare il tweet a causa del grave impatto ambientale che ha il mining nel mondo.
A parte qualche bump e e qualche dump, i tweet di Musk non hanno mai scosso troppo il mercato delle criptovalute in generale. Beh, tranne che per Dogecoin.
Dogecoin è stata la prima criptomoneta nata effettivamente per gioco. Raffigurante il famoso cane Shiba, non vi era sin dall’inizio alcun progetto dietro a questa moneta e l’unica cosa che la sosteneva era una community divertita dal fatto di aver creato qualcosa di concreto e divertente all’interno di un mondo “serioso” e fiscale. Ma il vero colpo di frusta è stato dato proprio da Elon Musk che da sempre ha sostenuta la moneta e che l’ha aiutata non poco a raggiungere l’incredibile vetta delle criptomonete, posizionandosi tra le prime per capitalizzazione.
Questa volta Musk sembra fare sul serio e se davvero renderà possibile l’acquisto del merchandising attraverso DOGE, beh, ne vedremo delle belle.