La rivoluzione Bitcoin ha attraversato tutte le fasce e le categorie lavorative delle persone, tranne quella delle donne. Cerchiamo di capire perché
Nonostante parole come cryptovalute, blockchain, ma ancor di più Bitcoin, siano diventate più o meno popolari negli ultimi anni, vi è ancora una fascia di popolazione che non è ancora “aggiornata” sugli sviluppi della tecnologia in campo economico e finanziario.
Sebbene praticamente tutte le categorie di persone, dall’idraulico al direttore di banca per intenderci, abbiano quantomeno provato un approccio alle cryptovalute, la categoria delle donne è quella meno avvezza a questo tipo di mondo.
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Donne e Bitcoin: il vero problema
Se credete che il Bitcoin sia solo un’altra attività finanziaria con un potenziale di guadagno nel tempo, probabilmente non vi importa molto che le donne entrino nel mondo crypto; ma, se credete che Bitcoin rappresenti il futuro nello stesso inevitabile modo in cui Internet ha fatto negli anni ’90, allora dovrebbe importarvi almeno un po’ che le donne sviluppino una consapevolezza quantomeno generale di questo mondo, che è il futuro.
Se bazzicate da tempo nel mondo Bitcoin e crypto in generale, vi sarete sicuramente accorti della penuria di aziende, social media, podcast con a capo una figura femminile. È anche vero che la forte componente maschile di questo mondo si trasmette inevitabilmente anche nel modo in cui vengono stesi gli articoli che trattano di questo tema e così diventa naturale che ci siano molte più voci maschili nello spazio crypto al momento.
Cosa si può fare per migliorare
Prima di vedere quali siano le cause dietro a questo problema, analizziamo la situazione per vederne più chiaramente i sintomi. I fatti qui riportati mostrano un inequivocabile discriminazione tra uomo e donna nell’ambiente fintech.. Questo ci aiuterà a capire il contesto macroeconomico in cui questo fenomeno si sta sviluppando.
Vi è anche una statistica da tenere a mente: il 90% delle decisioni finanziarie negli USA sono prese dalle donne.
Perché allora non ci si sforza di includere quello che è a tutti gli effetti una metà della popolazione?
Secondo un sondaggio redatto da CNBC e Acorn nell’agosto dello scorso anno, gli uomini che investono in criptovalute sono il 16% mentre le donne si fermano ad un misero 7%. Nonostante ci siano più donne all’interno del mondo crypto dall’inizio della sua diffusione, vi è un divario di genere piuttosto marcato con l’86% di uomini e il 14% di donne impegnati nella comunità Bitcoin, secondo quanto riportato da coin.dance.
Le cause
Negli Stati Uniti, la causa più radicata risale addirittura alla sua fondazione nel 1716, quando già allora le donne venivano discriminate. Una parola molto importante e con un grande significato storico negli States è Coverture“. È un concetto importante su cui costruire una comprensione dei divari di genere che vediamo in America in generale e in Bitcoin in particolare.
Coverture era una pratica legale che non permetteva alla donna di avere un’identità legale. Questo significava che le donne non erano legalmente autorizzate a possedere qualcosa, a lavorare in un’azienda e neanche a ricevere la custodia dei figli in caso di morte del coniuge.
La speranza
Ma oggi, a 13 anni di distanza dal white paper di Satoshi Nakamoto, il divario tra uomo e donna in ambito Bitcoin, e non solo, è destinato a scomparire. Con le sue radici saldamente piantate come una protesta contro la disuguaglianza finanziaria e la corruzione, Bitcoin può essere il cavallo di troia contro l’elitarismo presente soprattutto nell’ambito della finanza e della tecnologia, che ha di fatto creato questo divario tra uomo e donna all’interno di un po’ tutte le categorie.
il mondo è destinato a cambiare in brevissimo tempo e le rivoluzioni in campo tecnologico avvengono ad una velocità talmente elevata che ne attraversiamo diverse nel corso di una sola vita. Il tempo della condivisione è iniziato e il futuro oltre ad essere roseo, è rosa.