Elon Musk, tramite Tesla, ha investito 1,5 miliardi dollari di bitcoin, scatenando non poche polemiche poco dopo. Bitcoin Magazine gli scrive una lettera.
Dopo l’ingente investimento, Tesla ha iniziato ad accettare Bitcoin come metodo di pagamento. Sebbene Tesla abbia continuato a mantenere il suo BTC, Musk ha sospeso la possibilità di accettare pagamenti in criptovalute a causa delle preoccupazioni sull’impatto di Bitcoin sull’ambiente.
In una lettera aperta, il team di Bitcoin Magazine ha evidenziato che Bitcoin “è un mezzo per aumentare sempre più, la quota di energia rinnovabile prodotta, ed utilizzata per lo scopo minerario che bitcoin necessita oltre ad aiutare ulteriori progetti eco – sostenibili aumentando le entrate, e di conseguenza diminuendo anche l’impronta energetica dei progetti, ma anche diminuendo la richiesta energetica sulla rete nazionale.
Quando questa nuova politica è stata annunciata nel maggio 2021, Musk ha affermato che Tesla avrebbe ripreso ad accettare BTC una volta che fosse stato dimostrato che oltre il 50% del suo consumo di energia proveniva da fonti rinnovabili.
La lettera aggiunge:
“È un po’ ironico che Tesla sia così preoccupata per le fonti energetiche di Bitcoin. Secondo la migliore ricerca disponibile, il mix energetico di Bitcoin è già di circa il 56% rinnovabile, rispetto a circa il 20% del consumo energetico medio americano.
Dato che oltre l’80% di Tesla la ricarica viene effettuata a casa, significa che le Tesla dovrebbero essere sospese fino a quando l’energia utilizzata dalle persone per caricarle non sarà rinnovabile per oltre il 50%? Speriamo di no“
La lettera prosegue invitando gli esperti con solide credenziali ad esaminare l’impatto complessivo di BTC sull’ambiente e come questo si confronta con valute legali e metalli preziosi.
Ci tengo a ricordare che un miner di crypto se in qualche modo riesce ad utilizzare unicamente fonti rinnovabili per tutta la durata del processo di mining, avrà un guadagno netto superiore in confronto allo stesso miner che utilizza la rete nazionale.
Firmando, Derek Khanna, Grant McCarty e David Zell aggiungono:
“Tutti gli utenti di Bitcoin dovrebbero conoscere l’impatto che hanno sul pianeta e dell’anidride carbonica sprigionata dal suo utilizzo. L’essere consapevoli di effettuare transazioni con aziende come Tesla che dovrà anch’essa ridurre la sua impronta ecologica. Sarebbe anche curioso conoscere l’impatto ambientale sviluppato dal dollaro, durante l’utilizzo nella quotidianità“.
Resta da vedere se la lettera meriterà una risposta da parte di Musk. I tweet ricorrenti del miliardario sulle criptovalute sono diminuiti enormemente negli ultimi mesi.