Mentre i mercati tremano, il token di Osmosis (OSMO) scala le classifiche con un incredibile +80% negli ultimi 14 giorni.
Osmosis è un exchange decentralizzato che durante tutto l’anno ha rosicchiato terreno fino a scalare i vertici della classifica di CoinGecko.
Il suo token, OSMO, si trovava ad un massimo storico di 8,56 dollari nella giornata di ieri e che, al momento della stesura di questo articolo, si attesta sugli 8 dollari netti. La marketcap di OSMO è di 2,1 miliardi di dollari, dopo l’enorme apprezzamento sul valore dell’80% in sole due settimane.
Questa variazione improvvisa del prezzo ha fatto schizzare OSMO alla 63° posizione tra gli asset digitali di maggiore valore. Osmosis ha raccolto 21 milioni di dollari in una vendita di token durante lo scorso ottobre guidata da Paradigm, una società di investimenti web3 guidata da Fred Ehrsam, co-fondatore di Coinbase, e Matt Huang, un ex partner di Sequoia Capital.
Secondo quanto riportato in una dashboard dello scorso 4 gennaio, Osmosis ha segnato un massimo storico di ben 112 milioni di dollari in volume.
Il co-fondatore di Osmosis, Sunny Aggarwal, ha dichiarato a The Defiant che vede il recente successo del DEX (Exchange Decentralizzato) come un prodotto dell’eccitazione generale intorno all’ecosistema Cosmos, di cui Osmosis fa parte. Cosmos è una rete di blockchain indipendenti e il suo token ATOM è salito del 74% negli ultimi 14 giorni.
Map of Zones, che tiene traccia dei diversi progetti Cosmos, ognuno dei quali è la propria blockchain, mostra Osmosis come leader in termini di trasferimenti di protocollo Inter-Blockchain Communication (IBC). Un trasferimento IBC avviene quando un utente sposta un asset da una catena Cosmos ad un’altra. Questo viene fatto bloccando un asset su una chain e coniando una versione speculare di quest’ultimo su un’altra catena abilitata IBC.
Come Curve, Uniswap e altri, Osmosis utilizza un modello di market maker automatico (AMM), il che significa che gli utenti forniscono la liquidità necessaria per il trading. Man mano che le persone scambiano, la quantità di asset in una data pool, si adatta, secondo una formula chiamata bonding curve.
Secondo quanto riportato direttamente sui documenti del progetto, Osmosis mira a differenziarsi da altri AMM offrendo bonding curve personalizzabili adatte a diverse situazioni. La V2 di Uniswap utilizza una bonding curve semplice, ma Curve, per esempio, ne impiega una diversa progettata per trarre vantaggio dalle sue pool di attività come DAI-USDT-USDC, che sono tutti ancorati al dollaro USA.
Oltre a questo, Osmosis mostra un reale interesse nella personalizzazione delle pool di liquidità. A tal proposito, Aggarwal ha scritto un post in cui sostiene che le pool AMM dovrebbero funzionare più come le DAO. Ciò significa che coloro che forniscono liquidità dovrebbero essere in grado di personalizzare le bonding curve, così come la struttura delle commissioni attraverso la governance. In teoria, questo permetterà alle pool di liquidità di competere per attrarre ulteriori depositi e trader.
Tra le altre caratteristiche in arrivo dell’exchange vi è anche l’integrazione di Ethereum e Bitcoin nell’ecosistema Cosmos. ETH arriverà per mezzo di qualcosa chiamato Gravity Bridge, che sarà distribuito entro un paio di settimane, secondo Aggarwal.
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