Banconote della vecchia lira che hanno letteralmente fatto la storia. Esemplari unici nel loro genere per svariati fattori.
Alcune banconote hanno il potere di essere da subito accostate a sentimenti ed emozioni unici da parte di chi le possiede e non solo. Se pensiamo agli esemplari della vecchia lira corriamo subito con i ricordi a momenti ormai andati, a fasi particolari della nostra vita. Ogni banconota ha una storia a se, determinata da innumerevoli fattori. La data di stampa, il periodo particolare legato proprio a questa operazione, particolari versioni, particolari serie. Un mondo a parte insomma, in cui a governare sono i piccoli dettagli.
Non sono pochi gli esemplari appartenenti alla vecchia lira a detenere oggi quel prestigio e quel valore tanto caro ad appassionati e collezionisti di tutto il mondo. Esemplari in un certo senso unici che hanno resistito agli anni, al tempo ed all’arrivo di nuove monete, come nel caso specifico europeo, in cui ad un tratto è arrivata l’attuale moneta comunitaria. L’elenco dei “pezzi” più rari e di valori non è lunghissimo ma altrettanto interessante. Piccoli fattori, spesso imperscrutabili elementi che fanno di una semplice banconota un vero e proprio tesoro.
Banconote rare: l’esemplare gli esemplari da 1000 e 10000 lire che ancora fanno sognare i collezionisti
Nel caso specifico delle banconote da 1000 lire va detto che parliamo di un taglio stampato per la prima volta dalla Banca Nazionale del Regno d’Italia nel 1872. All’epoca a decorare la stampa della stessa banconota, immagini di alcune città all’epoca molto rilevanti nell’allora Regno d’Italia, Torino e Genova. Inoltre un busto di Cristoforo Colombo. Tra le più diffuse in assolute però c’è un versione della vecchia mille lire molto più recente. Parliamo di quella con su impressa l’immagine di Maria Montessori stampata in più di 2 miliardi di esemplari tra il 1990 ed il 1998.
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Non tutti gli esemplari di questa storica versione, però detengono chiaramente lo stesso valore tra i collezionisti. A farla da padrone in questo caso è il numero di serie. Quelle con lettera iniziale X possono valere anche in base alle condizioni di conservazione circa 100 euro al pezzo. La serie che invece inizia per XA può raggiungere un valore per ogni esemplare pari a circa 200 euro. In altri casi siamo su valori abbastanza blandi di pochi euro al pezzo. Altra banconota di prestigio è considerata quella da 500mila lire stampata tra il 1997 ed il 2001. Il valore di questo esemplare è tutt’ora molto alto considerato anche l’originale valore nominale, parliamo di valutazioni sulla piattaforma Ebay che vanno dai 250 euro fino ai 500 euro.
Altro pezzo assai pregiato è considerata poi la banconota da 10mila lire anch’essa andata in pensione con l’arrivo della moneta comunitaria europea. In questo caso il pezzo di maggior prestigio è quello stampato nel 1986 con numero di serie tra XA-000.001 e XA-600.000. Soltanto 600mila, all’epoca, gli esemplari stampati di questa particolare serie. In condizioni ottimali di conservazione questa banconota può valere fino a 1100 euro. In altri casi il suo valore si attesta intorno ai 70 euro. Valore importante anche per la serie XB del 1988, in quel caso parliamo di una tiratura da 800mila pezzi con esemplari compresi tra XB-000.001 e XB-800.000. Un fior di conio, in questo caso può valere fino a 700 euro, altri esemplari in condizioni nient’affatto perfette possono invece valere circa 50 euro a pezzo.
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In ultimo, la banconota sempre da 10mila euro coniata nel 1993 con serie XD. 500mila esemplari stampati in quell’occasione. La valutazione per i numeri di serie compresi tra XD-000.001 e XD-500.000 può raggiungere nel caso di un fior di conio vette di circa 350 euro, 10 euro a pezzo invece per gli altri esemplari. Banconote che hanno letteralmente fatto la storia del nostro paese, e che oggi, in un modo o nell’altro fanno la felicità e la soddisfazione di migliaia e migliaia di collezionisti in ogni parte del mondo.