Il mondo del collezionismo ha regole e leggi che spesso non rispondono a logiche perfettamente lineari.
Alcune monete hanno il potere di fare letteralmente impazzire i collezionisti, gli appassionati che per anni passano la propria vita ad studiarle, acquistarle, catalogarle. Molte di esse entrano letteralmente della vita della persona che le accoglie, acquistandole logicamente. Il poter di certi esemplari è tale da mandare letteralmente in estasi la persona che dispone di un esemplare tanto unico e particolare. Cosa succede in certi casi? La scarsa tiratura, il sapere che quella moneta è stata testimone di un’epoca ben precisa e quindi è assolutamente da tenere con se? Oppure forse è uno di quei casi in cui un errore di conio decide ogni cosa?
La verità è che dietro una moneta o anche una banconota può esserci qualsiasi storia, qualsiasi epoca, qualsiasi tiratura ed anche qualsiasi errore. Ogni fattore determina di fatto il valore incredibile o meno di una particolare monete. In ultimo, ma non ultimo fatto re da considerare, assolutamente, c’è lo stato di conservazione della moneta in questione. Cosa rende allora le monete tanto speciali? Una domanda che certo potrebbe avere molteplici risposte. Uno dei fattori citati, oppure magari il solo fatti di custodire qualcosa che appartiene ad un altro tempo, maneggiata chissà da chi, che ha viaggiato per chissà quali luoghi.
Monete, attenzione alla data: i casi più eclatanti di errore negli ultimi anni
Nel corso dei decenni passati, parliamo quindi di un’epoca abbastanza recente, abbiamo avuto molti casi di monete coniate con palesi errori, spesso presto ritirate e quindi divenute vere e proprie chicche per collezionisti. La Mole Antonelliana finita sul centesimo di euro sbagliato, oppure la Germania ancora divisa su una delle prime monete rappresentanti gli stati membri della comunità europea, parliamo quindi ancora di euro. Oppure, non meno importante il caso stelle mancanti sempre riferite ai paesi membri dell’unione europea. Altri casi spesso verificatisi nel corso degli anni riguardano invece errori per quel che riguarda la data di conio.
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Uno dei più eclatanti, forse in assoluto il più eclatante riguarda quanto accaduto nel 1999 in sede di prova preliminare di conio per le nuove monete che sarebbero entrate in circolazione nel 2002 con l’avvento dell’euro. In quel caso, per l’appunto in alcuni momenti in cui si testavano evidentemente i vari esemplari, in fase i conio, furono prodotti per errore ben 1.179.335 esemplari di monete da 20 cent con la data di conio errata. Invece di imprimere sul metallo quella del 2002, dell’entrata in circolazione della moneta insomma, fu per errore marchiata quella del 1999. Per quegli esemplari fu decisa la distruzione.
Qualcosa però all’epoca è andata storta e cosi parte di quelle monete fu di fatto rubata e destinata al mercato dei collezionisti, pronti ad accaparrarsi un pezzo tanto prezioso. Il valore di quegli esemplari in effetti negli anni ha raggiunto cifre molto alte, siamo sull’ordine di qualche miglio di euro. Il problema però, in questo caso riguarda la provenienza delle monete, di fatto rubate dalle sedi ufficiali della Zecca di Stato. Possedere una moneta del genere quindi potrebbe portare a complicazioni con la legge di certo poco piacevoli da vivere.
Cosa sceglie di fare il collezionista accanito. Stare dalla parte del buon senso e quindi della legge o sfidare sorte ed ogni tipo di regolamento pur di ottenere un pezzo da collezione raro e di sicuro valore? La risposta certo appartiene ad ognuno di noi. Rinunciare al piccolo tesoro o correre il rischio puro di possederlo, catalogarlo, insomma averlo tra le proprie mani? Nulla è da escludere, certo. Agire con responsabilità, però, in fin dei conti anche in questi casi è la scelta più saggia e conveniente per tutti.