Monete che hanno consegnato la propria immagine alla storia del proprio paese. Tesori in miniatura.
La storia recente e meno recente di un paese è chiaramente caratterizzato dai fatti che in quel territorio hanno avuto luogo. Il secolo scosso ha portato quasi ovunque guerra e distruzioni, momenti successivi di grandi cambiamenti, grandi rivoluzioni e poi momenti nuovamente di tensioni. La storia come qualcuno ama ripetere è fatta di cicli, si ripete quasi sempre o almeno si è ripetuto negli anni passati quasi sempre lo stesso tipo di scenario. Cosa resta attualmente di certe epoche? Cosa resta a chi vuole saperne di più, approfondire. Oggetti? Pezzi d’arte? E soprattutto, non per ultimo, monete.
Nel corso poi di una successiva eventuale valutazione di una specifica moneta, ciò che deve essere senza dubbio considerato è di certo l’anno di conio, proprio per comprendere la provenienza in quanto ad epoca storica del pezzo in questione. Determinanti inoltre eventuali errori di conio o particolari immagini su una o su entrambe le facciate, ed infine lo stato di conservazione, dettaglio assolutamente determinante per una valutazione ottimale. In tal senso è bene sapere che alcune monete, con particolari fattori dalla loro possono valere tranquillamente decine di migliaia di euro, spesso senza nemmeno saperlo.
Monete, queste di cui parliamo non hanno eguali: i pezzi più pregiati da collezionare
Pezzi pregiati, nel corso degli anni, certo ne abbiamo visti. Intere serie di monete valutate migliaia e migliaia di euro. Ricordiamo ad esempio le serie coniate in epoca fascista, generalmente valutate non poco. La serie, ad esempio di 20 lire del tipo “Littore e Italia genitrice”, in ottime condizione valutata migliaia di euro. Inoltre da ricordare la serie di 10 lire con le monete denominate “Impero”, valor stimato in perfette condizioni circa 46mila euro. Parliamo di tanti ma tanti soldi insomma. La 10 lire con il profilo di re Vittorio Emanuele degli anni trenta, valutata in alcuni casi molte decine di euro, spesso, centinaia, ma anche qualcosa di ancor più “datato”.
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Un’altra moneta che ha fatto letteralmente storia ed allo stesso tempo la fortuna di coloro i quali l’hanno posseduta è quella da 100 lire coniata nel 1923 per celebrare il primo anniversario della marcia su Roma. Su una delle due facciate troviamo il profilo di re Vittorio Emanuele III, con tanto di scritta e titolo, sull’altra, invece un fascio littorio ed il valore della moneta in questione, per l’appunto 100 lire.
Le monete di questa serie furono realizzate in oro 900 con un diametro di 35 millimetri ed un peso di circa 32 grammi. Tiratura delle monete in questione era di circa 20mila pezzi. Oggi il valore di questa moneta, considerato un eventuale fiore di conio, perfette condizioni di mantenimento quindi, si aggira sui 5500 euro. Non sono stati rari, nel corso degli anni casi in cui la stessa moneta è stata venduta all’asta ad una cifra vicina ai 7mila euro. Sempre nel 1923, poi, furono coniati alcuni esemplari di prova, giusto per testare le caratteristiche della moneta che avrebbe celebrato lo storico evento dell’anno precedente.
La scritta “prova”, sotto il valore nominale della moneta, quindi 100 lire fa arrivare la valutazione di questo esemplare alle stelle. Fonti molto vicine ad esperti del settore parlano di una valutazione nel caso di una moneta rispondente anche a particolari condizioni “fisiche” molto vicina ai 70mila euro. Proprio cosi, una cifra mostruosa, direbbe qualcuno, una somma inimmaginabile ed inaccostabile a questo particolare mercato, si potrebbe pensare. La verità è un’altra, molto più complessa ed autentica. Il valore di alcune monete è assolutamente folle, fuori da ogni logica, lontano da ogni più rosea previsione. Il mondo del collezionismo è fatto cosi.