La realtà virtuale impazza. Tutto è riproducibile, tutto è fedele, tutto, anche in quel caso genera profitto.
Ciò che contraddistingue alcuni ambiti della vita di tutti i giorni nell’epoca che attualmente viviamo è il sottile confine, molto sottile in alcuni casi che intercorre tra la nostra realtà ed una sorta di riproduzione di esse. Le dinamiche del web, la non fisicità di alcuni fattori, di operazioni, persino di oggetti o contesti. Tutto ciò che vediamo non sempre possiamo toccare, vivere, ascoltare allo stesso modo. La realtà alterata, nelle modalità, nei tempi e nella forma desiderata è in qualche modo una sorta di realtà, altrettanto valida e fruttuosa. Un esempio di cosa può essere la realtà oltre ciò che viviamo? Metaverso, molto semplice.
Stiamo parlando di un concetto, creato da Neal Stephenson in Snow Crash, un noto romanzo di fantascienza. Un ambito del tutto virtuale, accessibile tramite internet, dove una persona può essere rappresentata in tutto e per tutto nelle tre dimensioni, dove è possibile riprodurre qualsiasi aspetto e contesto della vita quotidiana. Dar vita al proprio avatar ed accompagnarlo in una realtà in tutto e per tutto fedele a quella che conosciamo, però dematerializzata. The Sandbox, uno dei più avvincenti ed intriganti metaversi attivi ad oggi, ha registrato negli ultimi mesi entrate record, anche e soprattutto al vero e proprio boom del settore in questione. Il tutto come detto ha fedele riproduzione, il tutto insomma è vita.
La realtà è virtuale ma i soldi sono veri: 100mila dollari nella banca di metaverso
La notizia, ripresa da Business Insider, racconta di un investitore, il trentasettenne Robert Doyle, che in pochissimo tempo ha letteralmente scalato le classifiche della produttività su una piattaforma del genere. Polka City è il nome della piattaforma di gioco lanciata quest’anno dove “vive”, l’avatar del signor Doyle. In quel contesto è possibile acquistare NFT che possono rappresentare taxi virtuali, distributori di benzina, cartelloni pubblicitari, veicoli e quant’altro. L’acquisto di uno specifico bene porterà ad interessi settimanali pagati nel token originale della piattaforma. Polka City, ha già attirato moltissimi appassionati, tanto da essere definita come la GTA delle criptovalute. Chiaramente in questo caso la criptovaluta di riferimento è proprio la “polca”.
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Robert Doyle negli ultimi mesi è riuscito a mettere in piedi una vera e propria attività imprenditoriale, virtuale. L’uomo ha infatti messo da parte in pochissimo tempo 111.646 polca, valore stimato in circa 100mila dollari. Doyle ha infatti ultimamente acquistato una officina per 23mila dollari ed una banca acquistata invece per 3.500 dollari. Le due attività sono una vera e propria miniera d’oro, al punto da far percepire al proprietario in questione i guadagni di cui sopra. L’uomo è chiaramente al settimo cielo, e mostra una certa soddisfazione, cosi si può evincere dalle dichiarazioni fatte proprio per Business Inside.
“Penso che questo potrebbe essere un gioco da miliardi di dollari – ha dichiarato Doye – Queste attività sono parte del videogioco finale, quindi mi manterranno per gli anni a venire ed è abbastanza incredibile. Potrò pagare il mio mutuo, le mie spese mediche, le rate dell’auto e sostenere la mia famiglia solo con questi NFT, non è pazzesco?”. Le dichiarazioni però non rendono del tutto ottimista l’uomo in vista del prossimo futuro.
“Ci vuole del tempo per capire in cosa ti stai cacciando – ha continuato Doyle – devi guardare la capitalizzazione di mercato, devi guardare lo sviluppo, la comunità”. Potenzialmente l’uomo sta per mettere in piedi una attività da milioni di dollari, anche se sembra del tutto cosciente dei potenziali rischi dello stesso contesto. Soltanto il futuro ed in qualche modo l’esperienza potranno definire al meglio una dinamica che al momento non è ancora conosciuta e ben compresa da tutti.