Monete che hanno letteralmente fatto la storia del nostro paese, oggi battute ad aste clamorose e dispendiose.
Ci sono monete che hanno letteralmente segnato il loro nome a quello del paese che ha permesso di fatto loro la messa in circolazione, monete spesso sottovalutate perchè secondo molti non appartenenti alla schiera di quelle più pregiate, rare ed indicative di momenti di massimo splendore o di grandi tragedie, perchè poi spesso le valutazioni vanno anche a cadere su certe dinamiche. Monete insomma quasi normali che però all’improvviso tirano fuori tutto il loro potenziale e letteralmente lasciano a bocca aperte i collezionisti di tutto il mondo.
Esempi concreti ne conosciamo, le stesse 10 lire, o le vecchie 50 lire, ad esempio. Molti esemplari di monete di questo taglio oggi valgono tantissimi soldi, mentre nel momento in cui le stesse monete erano in circolazione nessuno avrebbe scommesso più di tanto sul futuro valore delle stesse. Magari qualche versione dalla tiratura più bassa è considerata di maggior valore, questo certo, ma oltre la precedente considerazione nessuno avrebbe scommesso più di tanto circa i risvolti che oggi possiamo di fatto osservare.
La 5 lire, comunemente definita “Delfino” per l’immagine rappresentata sua una delle due facciate rappresenta pienamente il concetto espresso precedentemente. Una moneta da molti definita quasi comune qualche decennio fa, che oggi, però, vive una sorta di seconda vita, tra le ambizioni e gli spunti in merito al suo valore di collezionisti di tutto il mondo. La 5 lire “Delfino” fu coniata per la prima volta nel 1951, un paese che insomma usciva ricco di speranza dal secondo dopoguerra, ecco insomma il contesto storico molto particolare. Di questa prima versione furono coniati 40 milioni di esemplari. Oggi, gli stessi esemplari vanno letteralmente a ruba.
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L’annata più proficua è considerata però quella del 1956. Nell’occasione specifica molte meno monete furono coniate. Riferendoci sempre alla 5 lire in questione, e di conseguenza quello stesso anno è passato alla storia per i collezionisti di tutto il mondo il punto di riferimento per quel che riguarda le 5 lire “Delfino”. Una valutazione della moneta del 1956 in ottime condizioni. Quindi perfetto stato di conservazione dopo circa settant’anni, può portare alla definizione di una cifra molto vicina agli 8mila euro. Valutazione inattesa, c’è da scommetterci.
Altre annate di quella particolare monete, con il delfino alla corda curva, non arrivano certo a determinate valutazioni, anzi. Il 1956 considerata la scarsa tiratura degli esemplari entra di diritto nella storia della moneta in questione e della numismatica. Esemplari spesso sottovalutati che dopo tantissimi anni possono essere valutate come mai e poi mai si sarebbe immaginato. Saranno felici di questo i fortunati possessori di un simile esemplare.
Ci sarà qualcuno che ha ritrovato quella moneta. Di quella particolare annata tra le cose vecchie della nonna, oppure in un suoi cappotto non indossato magari per decenni. La fortuna, spesso, possiamo ritrovarla anche e soprattutto in piccole inattese dinamiche che possono far sorridere, e non poco, la nostra vita.
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