Cos’è la Naspi anticipata? Chi può richiederla? In che modo è possibile fare la domanda? La risposta a tutti questi interrogativi sull’indennità mensile di disoccupazione
Nel momento in cui si perde il proprio posto di lavoro involontariamente si ha diritto all’indennità di disoccupazione meglio nota come Naspi. Qualora si disponga di determinati requisiti si può addirittura ottenere in anticipo.
Esistono infatti dei casi in cui la liquidazione della somma totale viene effettuata in un’unica soluzione e soprattutto prima del periodo prestabilito. Andiamo quindi a vedere come funziona questa particolare agevolazione e in quali frangenti è possibile presentare la domanda per poterne beneficiare.
In primis il richiedente deve dimostrare di non avere più un impiego per a cause a lui non imputabili. A tal proposito le regole sono cambiate per via dell’emergenza sanitaria. Non basterà più il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo durante i 12 mesi che precedono la richiesta.
Una volta che la richiesta è andata a buon fine, si può optare per la riscossione in un’unica grande rata. Non si tratta di una possibilità aperta a tutti, ma è riservata esclusivamente a chi ha intenzione di mettersi in gioco.
In pratica la Naspi anticipata riguarda coloro che hanno intenzione di procedere all’avvio di un’attività di lavoro autonomo (ad esempio aprendo una partita IVA), all’avvio di un’impresa individuale o di una cooperativa o ad un’attività di lavoro autonomo cominciata durante il periodo di lavoro dipendente da cui poi è derivata la Naspi.
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Secondo le istruzioni dettate dell’Inps la richiesta va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Per i liberi professionisti tale data coincide con l’apertura della partita IVA. Quindi va allegata nella domanda la dichiarazione di conferma dell’apertura della stessa ricevuta dall’Agenzia delle Entrate.
Per quanto concerne le modalità di invio si può scegliere tra il servizio dedicato sul portale dell’Istituto di Previdenza Sociale, chiamando il Contact Center o affidandosi al CAF o Patronato di fiducia.
Probabilmente vista anche la comodità che offre, l’invio tramite il sito ufficiale dell’Inps è probabilmente l’ipotesi più gettonata oltre che più intuitiva. In questo caso bisogna essere in possesso di una tra SPID, CIE O CNS per poter accedere al servizio.
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