In Italia si lavora per quanto riguarda il Recovery Fund e soprattutto per diverse riforme: una di queste potrebbe riguardare la Pubblica Amministrazione.
L’Italia deve ripartire affinché il Covid non ‘affossi’ completamente il paese. Si parla quindi del Recovery Fund con la penisola che attende con ansia i primi fondi per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Ecco quindi che si discute a tal proposito di spending review, la quale andrebbe ad incidere sul lavoro in un settore delicato come immigrazione e supporto alla Polizia.
Ad esprimersi ci ha pensato la Confederazione Italiana dirigenti e alte professionalità in merito alla tematica dello spending review e soprattutto sulle conseguenze sulle pubbliche amministrazioni: “Non si può non tenere conto sull’impatto che ci sarà sui servizi resi ai cittadini. Vanno valorizzate le prefetture“.
L’associazione fa sapere di come “in un momento di chiamata a raccolta delle energie del paese, prezioso è il contributo di tutti a partire dalla componente della dirigenza che è portatrice di competenze di natura manageriale maturate sul campo”.
Inoltre, prosegue la stessa affermando che c’è bisogno di una vera e propria riorganizzazione per dare esecuzione a disposizioni di legge del 2012 in materia di spending review affinché si possa “concretizzare nel taglio lineare di 24 posti di funzione della dotazione organica della dirigenza contrattualizzata, in settori nevralgici delle attività delle Prefetture”.
Si tratta quindi di un processo che dovrà coinvolgere Torino, Bari, Catania, Firenze ma anche di prefetture di medie dimensioni operanti come Foggia, Crotone e Reggio Calabria.
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Di pari passo con il processo organizzativo, c’è la contestazioni della Cida fc: “L’assurdità è che questi dirigenti non solo saranno destinatari di un aggravio di compiti tale da mettere a rischio l‘efficienza dei rilevanti servizi finora resi alla cittadinanza ma non potranno neppure indirizzare al meglio le conoscenze tecniche possedute“.
Continua poi dichiarando: “Al fine di offrire supporto al rafforzamento delle funzioni istituzionali, specie in tema di antimafia, in un momento storico in cui il rischio di inserimento della criminalità organizzata nel circuito delle risorse del Recovery Fund è elevato“.
Insomma, si tratta di una situazione difficile da gestire e che deve portare, senza alcun appello, ad una riorganizzazione per favorire il processo lavorativo di tutti, addetti ai lavori e non.
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