Poter aiutare i propri figli con la didattica a distanza? Lo potranno fare i lavoratori in smart working di Autostrade per l’Italia con l’ultima decisione presa.
Per Autostrade per l’Italia è stata presa nella giornata di oggi una decisione storica per quanto riguarda il lavoro e non solo. Infatti, i dipendenti costretti allo smart working potranno dedicare un’ora e mezza di attenzione alla gestione della didattica a distanza dei propri cari. Si tratta di una scelta che permette quindi, durante la propria giornata lavorativa, di ‘staccare’ dal lavoro.
Il tutto nasce dall’accordo preso tra la società Autostrade e soprattutto le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità. Questa va a prevedere infatti il ‘diritto di disconnessione’, una vera e propria novità in fatto di smartworking. In questo lasso di tempo, di cui poter usufruire nella fascia che va dalle 8 di mattina alle 13, c’è possibilità di sostegno da parte dei genitori ai propri cari.
Il diritto di disconnessione e lo smart working
Si parla del diritto alla disconnessione durante la fascia mattutina, dalle 8 alle 13, con il sostegno dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Si tratta di una fase al momento sperimentale, con le ore che non dovranno essere recuperate.
Durante il lavoro da casa ci si potrà organizzare le attività da casa, dal punto di vista professionale, concordando con l’azienda gli orari in cui effettuare la disconnessione.
Si potrà richiedere quindi di supportare i propri figli attraverso la didattica a distanza, anche al di fuori della fascia mattutina. Insomma, organizzarsi al meglio per poter lavorare e prendersi cura dei propri cari.
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La decisione fondamentale per il futuro
In questa fase sperimentale, le ore dedicate alla gestione familiare della Dad saranno di conseguenza resteranno a carico della stessa Azienda Autostrade per l’Italia.
Mentre l’iniziativa si va ad inquadrare nell’ambito delle nuove policy definite durante il Piano Industriale della società. Si prevede poi una forte attenzione alla valorizzazione dei propri 8.000 dipendenti, attraverso forme innovative di welfare aziendale, precisa la nota.
Insomma, una situazione da poter gestire nel migliore dei modi affinché si possa dare una mano ai dipendenti soprattutto nel periodo di pandemia.