In Italia si è assistito nella giornata di oggi alla primissima protesta di Amazon che ha deciso di fermarsi per 24 ore, così da creare gran caos a tutti i cittadini.
Amazon in protesta in tutta Italia. Sembra uno scherzo, ma non è così, con migliaia e migliaia di lavoratori scesi in piazza per dire ‘basta‘. Si tratta di una vera e propria ribellione contro chi comanda e soprattutto contro turni lavorativi definiti ‘a dir poco strazianti’.
Un fermo di 24 ore degli addetti degli hub e di quelli addetti alle consegne. Uno stop per almeno 30/40 mila persone in tutta la penisola. Intera filiera che ha dichiarato ‘stop’ e che non ha alcuna intenzione di muoversi, incrociando le bracia davanti ai cancelli degli stabilimenti del colosso del commercio.
Uno sciopero che è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti e che riguarda quindi tutto il personale dipendente di Amazon Logistica Italia cui è applicato il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, Amazon Transport Italia e di tutte le società di fornitura.
Una mobilitazione che è stata annunciata oltre dieci giorni fa perché sulla filiera del colosso commerciale “si è interrotta bruscamente a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato”. A tirare la prima stoccata ci pensa la segretaria confederale della Cigl: “Amazon può e deve coniugare lo sviluppo e il profitto con i diritti di chi lavora”.
“Oggi è una giornata molto importante. – continua poi affermando – I lavoratori e le lavoratrici della filiera di Amazon hanno deciso di protestare per rivendicare un normale sistema di relazioni sindacali. Un messaggio importante rispetto alla necessità di parlare di lavoro di qualità”.
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Codacons segue la scia e aderisce all’iniziativa per ‘migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti’. Invece il presidente dell’associazione Consumerismo No Profit dichiara: “Ritardare le consegne arreca un danno materiale alla collettività“.
Mentre la stessa Amazon ha deciso di inviare una lettera a tutti i numerosi clienti: “L’impegno verso i nostri dipendenti e quelli dei fornitori di servizi di consegna è la nostra priorità assoluta“.
Si nega di conseguenza tutto lo sciopero, portando invece in questo caso in risalto il grande rispetto per i lavoratori: “In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini”.
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