Il dl Sostegni ha animato l’Italia con l’approvazione e la pubblicazione negli ultimi giorni: un decreto che non soddisfa tutti.
In Italia grande importanza ha avuto nelle ultime settimane l’approvazione del Decreto Sostegni. Nel testo reso noto alla popolazione ci sono aiuti a favore di ogni categoria lavorativa, dal turismo passando allo sport.
Non tutti sono però contenti di quanto fatto. Infatti, a tal proposito, imprese, partite Iva e professionisti protestano contro gli aiuti stanziati dal decreto Sostegni, definiti “insufficienti”. Tra i tanti punti contestati, la bozza bocciata riguardante i tremila euro per autonomi e partite Iva.
Parola a Carlo Sangalli di Confcommercio
A far emergere il pensiero delle Partite Iva, ci ha pensato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: “Forti limiti nel Decreto”. Aspetto positivo è considerato invece l’eliminazione dei codici Ateco, i quali avevano lasciato fuori intere categoria lo scorso anno. Anche Vittorio Messina, di Assoturismo Confesercenti la pensa alla stessa maniera: “Le attività del turismo sono ferme ormai da un anno, senza sostegni adeguati non potremo più riaprire. Ci aspettavamo molto di più”.
Mentre sono molte le associazioni di lavoratori a considerare ‘insufficienti’ le risorse stanziate dal Dl Sostegni: “Le partite Iva sono state escluse ingiustamente dai ristori l’anno scorso e ora ci troviamo nella situazione in cui alcuni soggetti hanno preso doppi e tripli ristori mentre gli autonomi rimangono solo con questo sostegno”: così Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap.
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Settore catering e non solo
Per quanto riguarda il settore del catering, c’è stata una profonda delusione considerato che al momento si ritiene che sia totalmente insufficiente quanto è stato previsto e soprattutto stanziato all’interno del decreto. Pensiero a fronte di aziende che sono rimaste ferme per un anno e con una perdita del fatturato che vanno quasi a superare il 90%.
Ritornando invece ai lavoratori autonomie professionisti, nel 2020 c’è stata una pesante esclusione dai bonus, con un sostegno una tantum e le stesse imprese che sono state escluse da tutti i contributi a fondo perduto. Insomma, il dl Sostegni sembra essere l’ennesima mazzata per una categoria martoriata e mai realmente sostenuta dall’avvio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Vedremo se in futuro ci saranno invece degli aiuti concreti per fronteggiare l’ulteriore crisi.