Un settore in cui l’Italia sembra non avere alcun competitor vero è quello relativo all’economia circolare: scopriamo insieme i dati nel dettaglio.
L’Italia della crisi sanitaria e di Governo, sembra aver trovato il proprio ‘campo forte’. Si tratta infatti del riciclo dei rifiuti e dell’economia circolare. Infatti, per quanto riguarda i rifiuti, la penisola è leader europeo con numeri davvero invidiabili rispetto agli altri paesi.
Il tutto viene reso noto da uno studio della fondazione Symbola, la quale testimonia come il nostro paese abbia raggiunto nell’economia circolare dei risultati doppi rispetto invece alla media europea. Dati che testimoniano un miglioramento negli anni e soprattutto risultati migliori rispetto ai ‘grandi paesi’.
Il risparmio garantito dall’economia circolare
L’economia circolare dà la possibilità di risparmiano ogni 12 mesi almeno 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, con un emissione di 63 milioni di tonnellate di CO2. All’interno del rapporto reso noto da Symbola, si parla del tasso di riciclo dei rifiuti, dell’uso di materia seconda nell’economia, produttività e del consumo pro-capite delle risorse.
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I risultati in filiera e cartone
Prospettando un incremento del 14% del riciclo interno, si otterrebbero emissioni evitati di C02 con 7 milioni di tonnellate. Insomma, si punta in ogni caso a mantenere il risultato con l’ad di Enel ad affermare: “Dal punto vista energetico – sottolinea – l’economia circolare equivale a un’economia efficiente e un’economia efficiente è un’economia ambientalmente più responsabile e molto più sostenibile“.