Cultura, turismo e sport: cosa cambia con il Decreto Sostegni?

Il decreto Sostegni è stato approvato e di conseguenza tanti saranno i settori che ne approfitteranno: tra questi Cultura, Turismo e sport, ecco cosa cambia per loro.

decreto sostegni (web source)
decreto sostegni (web source)

Il decreto Sostegni è una manovra fondamentale per l’economia italiana, affinché le imprese e le diverse categorie lavorative possano tornare a ‘respirare‘ dopo l’ennesimo periodo di crisi e soprattutto le forti restrizioni imposte dal Governo Centrale.

Nessuna Regione infatti staziona in zona gialla o bianca (la Sardegna da lunedì passa in arancione) e quindi ogni territorio regionale vive una situazione critica.

Ripartire quindi da un sostegno economico è fondamentale per non affondare, sperando che in estate ci si possa concedere degli allentamenti, favorendo una ripresa, anche se non al 100% dell’economia al momento più che ferma sull’intera penisola.

Cosa è previsto per il turismo nel decreto

turismo (web source)
turismo (web source)

Il decreto, per quanto riguarda il turismo, prevede un sostegno massiccio con oltre 1,7 miliardi di euro per un settore fondamentale. Infatti, il turismo permette a ben 4,2 milioni di cittadini di lavorare. In particolar modo, per la montagna, settore in grandissima difficoltà considerata l’inattività totale, è previsto un fondo da 700 milioni di euro. Questo da assegnare ai comuni con un decreto del nuovo Ministero del Turismo.

Per il settore della cultura il bilancio porta ben 400 milioni in più. Di cui si trovano 200 milioni di euro in dotazione per le emergenze del settore dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo. Di 120 milioni di euro è l’incremento dei fondi per spettacoli e mostre. Si passa da 25 a 105 milioni di euro per il sostegno per il settore dei libri e della frontiera dell’editoria.

Ecco cosa riporta il settore dello sport

sport (web source)
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All’interno del Decreto Sostegni si parla inevitabilmente di lavoratori dello Sport. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha spiegato che per ogni addetto ai lavori del settore è previsto un importo variabile tra i 1200 ed i 3600 euro. Incluse all’interno degli aiuti anche le filiere agricole, oltre che della pesca e dell’acquacoltura che sono interessate dal provvedimento con un incremento che va dai 150 ai 350 milioni di euro per il 2021 del Fondo istituito dalla Legge di Bilancio.

Naturalmente serviranno uno o più decreti del Ministero per le per le politiche agricole e forestali, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, per definire i criteri e le modalità per poter attuare il fondo. Da sottolineare come il testo del Decreto preveda un fondo da 200 milioni “da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza Covid, incluse le imprese esercenti attività commerciali e ristorazione nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati”.

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