Coinbase espande il suo storage di criptovalute istituzionali a livello internazionale

Coinbase ha aperto un ufficio in Irlanda non solo per espandere il suo servizio di deposito di criptovalute istituzionale a livello internazionale, ma anche per capitalizzare sulla crescente domanda di valute digitali da parte degli investitori istituzionali. Il ramo europeo di Coinbase Custody International si rivolgerà esclusivamente ai clienti che desiderano operare con il regime regolamentare proprio della zona d’appartenenza.

Sam Mcingvale, custody di Coinbase, ha dichiarato: “Probabilmente chiederemo l’autorizzazione MIFID per operare, ma anche un altro paio di licenze”. Attualmente, a regolare Coinbase Custody è il Dipartimento dei Servizi Finanziari di New York; il portafoglio globale di risorse digitali gestito supera i 7 miliardi di dollari. I clienti istituzionali con sede in Europa sono 25, con oltre un miliardo di dollari di beni depositati.

“Per noi l’Europa rappresenta il segmento geografico a più rapida crescita nei prossimi due anni”, ha affermato Mcingvale. “C’è un costante martellamento a favore dell’istituzionalizzazione”.

Alla domanda sul perché sia stata scelta Dublino come sede, Mcingvale ha risposto così: “Uno dei vantaggi dell’Irlanda è quello di ottenere passaporti per qualunque licenza normativa vogliamo perseguire in tutta l’UE. Oggi abbiamo molti clienti nel Regno Unito, ma ne abbiamo anche nei Paesi Bassi, in Germania, in Svizzera. In questo momento il Paese è probabilmente il miglior spot a breve termine per la nostra società”.

Tra molti investitori istituzionali, uno dei maggiori ostacoli all’accettazione delle criptovalute come investimento è la mancanza di fiducia in quanto a sicurezza o stabilità delle attività stesse. A tal proposito, Mcingvale sostiene che il problema “non riguarda la fiducia verso le risorse crittografiche in quanto tali, ma la mancanza di una regolamentazione molto chiara intorno ad esse”.

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