Per diverso tempo, l’esistenza del mercato delle criptovalute è stata indipendente dalle strutture finanziarie tradizionali. Le banche evitavano come la peste gli utenti Bitcoin, considerando reali le potenziali minacce insite nelle transazioni con la criptovaluta, così come le persone più potenti al mondo.
Adesso tutto sta per cambiare. Stando alle dichiarazioni rilasciate da Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, molto presto le società e le organizzazioni di criptovaluta entreranno in funzione su mercati pubblici.
Presenta a Davos, Garlinghouse è intervenuto parlando di blockchain e tecnologie similari di fronte alle persone più potenti al mondo. “Presto vedremo offerte pubbliche iniziali nello spazio cripto / blockchain”, ha affermato. “Noi non saremo i primi, ma nemmeno gli ultimi a farlo. Sarà la naturale evoluzione della nostra azienda”.
Ancora non è chiaro la nuova struttura che assumerà Ripple nel momento in cui intenderà fare la sua prima offerta pubblica iniziale (IPO). Gli investitori, a tal proposito, si staranno chiedendo quali saranno per il patrimonio netto della società sul lato del private equity e del capitale di rischio, per il patrimonio netto della società. Nel 2019, Ripple ha avuto una valutazione di 10 miliardi di dollari nei mercati dei capitali a rischio in un round di finanziamento di serie C.
Garlinghouse ha fatto anche una dichiarazione abbastanza forte: “Bitcoin non è un denaro vitale. E’ ottimo come riserva di valore, ma non per i pagamenti. Qualcuno non vorrà utilizzarlo quando prende un caffè oppure fa piccoli acquisti. Le transazioni Bitcoin richiedono dai 10 ai 20 minuti per diventare relativamente immutabili sulla blockchain”.