Bitcoin è stato creato dal programmatore e crittografo Satoshi Nakamoto per dare alle persone la possibilità di rinunciare al sistema fiat attraverso il decentramento. Anche gli Altcoin condividono una premessa simile; Ethereum, ad esempio, possiede le cosiddette applicazioni finanziarie decentralizzate, le quali mirano ad offrire servizi senza la necessità di intermediari e regolamenti.
Nonostante queste premesse, le società di criptovaluta sono ugualmente coinvolte nella burocrazia governativa. Un importante scambio di derivati di criptovaluta è stato costretto ad effettuare un cambiamento radicale nella sua attività a causa di una regolamentazione che a breve sarà implementata.
La piattaforma in questione è Bitcoin Deribit, frequentata da molti commercianti di criptovalute. In un post ha dichiarato che sta ufficialmente abbandonando i Paesi Bassi a causa della quinta direttiva antiriciclaggio (5AMLD), un regolamento che dovrebbe essere implementato da quasi tutti i Paesi europei da oggi. Deribit avvierà le operazioni a Panama, dove ci sono leggi più permissive, per gestire la nuova piattaforma.
Mentre la piattaforma si sta trasferendo a Panama, sta ancora continuando ad implementare il protocollo KYC, con l’obiettivo di prevenire attività illegali all’interno della piattaforma.
Questa modifica imporrà il protocollo a tutti i suoi utenti, che dovranno dichiarare il loro nome, cognome, data di nascita, indirizzo e Paese di residenza se desiderano accedere alla piattaforma. Invece, per accedere alla negoziazione a margine e ai prelievi senza restrizioni, gli stessi dovranno presentare il passaporto o un’altra forma di documento di identità valido.
Deribit non è la sola piattaforma di scambio di criptovaluta ad essere influenzata dalla direttiva 5AMLD. Simplecoin e Bottle Pay, due startup crittografiche europee che si concentrano rispettivamente sui pagamenti in miniera e sui social media Bitcoin, sono state costrette a bloccare le loro operazioni a causa del nuovo regolamento.