La SBI Holdings, colosso giapponese di servizi finanziari, e la GMO Internet, fornitrice di servizi, hanno deciso di estrarre Bitcoin dalla più grande miniera di criptovalute al mondo, situata Rockdale (Texas).
Per dare il là all’estrazione, le due società hanno affittato la struttura mineraria Whinstone Inc, sussidiaria della società mineraria Bitcoin AG, con sede a Francoforte e proprietaria della più grande miniera di Bitcoin.
La Northern Bitcoin, ormai fuori dal mondo del mining di Bitcoin, si limita adesso a gestire le miniere di criptovaluta per conto di società di investimento, tra cui anche l’affitto delle sue strutture. Dal 2019, Northern Bitcoin e Whinstone Inc si sono fuse per creare la più grande struttura mineraria del mondo in Texas. Il business principale è affittare le capacità di mining ai grandi investitori. La miniera occupa circa 100 acri di terra.
A partire dal mese di gennaio 2020, la capacità del data center di Rockdale passerà da 300 megawatt a 1 gigawatt. Secondo alcune voci, il contratto di locazione tra SBI Holdings, GMO Internet e Whinstone farà aumentare la notorietà di Northern Bitcoin, attirando così più investitori.
Lo stato texano è conosciuto per l’abbondante presenza di fonti energetiche a basso costo e rinnovabili, in particolar modo l’eolico, che rappresenta il 20% della fornitura di energia elettrica nello Stato americano.
L’ingresso nel mondo Bitcoin di colossi istituzionali quali SBI e OGM non ha fatto altro che aumentare ulteriormente la popolarità della criptovaluta, il cui prezzo è in rialzo. A settembre dello scorso anno, Northern Bitcoin ha completato i test per il suo innovativo contenitore di cripto-mining raffreddato ad aria per operazioni all’aperto tutto l’anno.