I governanti dell’Unione europea stanno lavorando per trovare il candidato ideale da un elenco di cinque nome da proporre come sostituto di Christine Lagarde alla guida del Fondo monetario internazionale (FMI).
Durante la riunione dei ministri delle finanze UE la scorsa settimana, l’ultima candidata che è stata aggiunta alla lista è la bulgara Kristalina Georgieva, Amministratore Delegato della Banca mondiale.
Fino ad ora, gli Amministratori Delegati che si sono succeduti alla guida del FMI sono stati sempre europei, in virtù di un accordo con gli Stati Uniti, il quale conferisce la presidenza della Banca mondiale ad un americano.
Oltre alla Georgieva, gli altri quattro candidati europei sono: Nadia Calvino, ministro dell’Economia spagnola, Jeroen Dijsselbloem, ex capo dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, Mario Centeno, Presidente portoghese dei ministri delle Finanze della zona euro e il governatore della Banca centrale finlandese Olli Rehn.
Per adesso, i governi dell’Unione sono divisi: i Paesi del Nord Europa preferiscono Dijsselbloem o Rehn, mentre quelli del Sud spingono per Calvino o Centeno.
Georgieva è sostenuta dai Paesi dell’Europa dell’Est, ma c’è un problema: la sua candidatura richiederebbe una modifica delle regole FMI, che vogliono un candidato under 65. L’ex AD della Banca mondiale ha compiuto già 65 anni. Gli Stati UE spingono per questa riforma, ma l’ultima parola spetta solo al Fondo Monetario Internazionale. Il dibattito è già stata avviato.
Il consiglio di amministrazione del FMI ha annunciato ieri che il lavoro di selezione del prossimo AD inizierà il 29 luglio e terminerà il 6 settembre, ultimo giorno utile per presentare la candidatura. Il 4 ottobre verrà scelto il nuovo capo del Fondo Monetario Internazionale.