La criptovaluta Libra lanciata da Facebook non va giù a Donald Trump, il quale probabilmente vede in essa connotati pericolosi che ancora sfuggono. Il Presidente degli Stati Uniti ha promesso una dura battaglia contro la moneta digitale, minando fin da ora la possibilità di espandersi in futuro.
Non è la prima che Trump si scaglia contro le criptovalute; era già successo con Bitcoin, adesso tocca alla nuova nata. “Le monete virtuale, senza una chiara regolamentazione, potrebbero dare vita a comportamenti illegali”, aveva affermato tempo fa il Presidente USA in merito a Bitcoin e simili. “Non possono essere considerate denaro a tutti gli effetti ed il loro valore è altamente volatile e basta sul nulla. Quindi, è necessario che siano soggette alle regolamentazioni bancarie sia nazionali che internazionali”.
Ecco perché Trump ha allertato tutto il Governo statunitense affinché il controllo statale su criptovalute vecchie, nuove e in arrivo nel 2020 riesca a limitare la rivoluzione commerciale e sui pagamenti che immancabilmente si porteranno dietro. “Libra non avrà quel sostegno e quella affidabilità necessarie”, ha affermato Trump. “Facebook e altri vogliono diventare delle banche a tutti gli effetti? Chiedano la documentazione per ottenere l’autorizzazione bancaria”.
Il Presidente vede nel dollaro l’unica moneta effettiva: “Negli Stati Uniti, abbiamo già la nostra moneta reale, che è forte come non mai, sicura e affidabile. Il suo dominio nel mondo è indiscutibile, e lo sarà per tantissimo tempo”.
Di recente, durante un’audizione al Congresso, Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve e criticato spesso da Trump, non si era risparmiato nel manifestare preoccupazioni nei confronti di Libra, affermando che presto avrebbe affrontato la questione con i Ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei Paesi del G7, la cui riunione è previste a breve in Francia.