Tra coloro i quali seguono il mondo crypto si è andata formando una sorta di corrente di pensiero che tende a comparare spesso l’oro fisico con il Bitcoin, da molti definito non a caso “oro digitale”.
Sono diverse le ragioni per cui col passare del tempo si è arrivati ad un accostamento di questo tipo, a partire dal tasso di crescita incredibile che il Bitcoin ha avuto nei suoi primi dieci anni di vita e che effettivamente lo pone sul piano di un bene di “rifugio” a tutti gli effetti. Già, perché se è vero che un bene viene definito di rifugio quando è particolarmente forte al punto da resistere a vari scossoni economici, finanziari e sociopolitici, allora anche il Bitcoin, quanto meno in una prima fase, ha risposto a queste caratteristiche.
Ebbene, proprio su questo punto ha voluto dire la sua anche John McAfee. “La differenza tra l’oro e il Bitcoin è che l’oro è una materia prima, un bene che occupa spazio, che ha massa, temperatura e forma. Il Bitcoin invece è un’idea, manifestata attraverso una serie di numeri, che non può dire di avere una posizione e tanto meno una sostanza. Semmai è una filosofia, per cui metterli a confronto è pura follia”, ha detto McAfee.
Il noto imprenditore ha poi aggiunto: “Le criptovalute sono matematica perché create da algoritmi e spostate seguendo per l’appunto logiche matematiche. Sono frazionabili e archiviabili, recuperabili e scambiabili secondo regole molto precise. Le monete digitali sono strumenti elettronici che fanno parte di un sistema molto grande, controllato dalla matematica. Non hanno nulla a che vedere con il mercato azionario”.
A chi gli fa notare che in realtà anche il Bitcoin, per quanto ci si sforzi di dire il contrario, è finito nelle stesse mani di coloro i quali controllano il mercato azionario e il mercato forex, McAfee ha risposto: “Non è per nulla vero, soprattutto su un discorso di lungo periodo. Se non capisci interamente un sistema, non puoi avere la pretesa di controllarlo”.