In Russia, le autorità si sono messe al lavoro per testare un programma di voto elettronico su blockchain in vista delle elezioni dei consigli comunali.
A darne annuncio il vicepresidente del Dipartimento di Informazione Tecnologica, Artem Kostyrko: “Abbiamo intenzione di fare un voto di prova entro l’estate, e più precisamente alla fine di giugno, fino a quando l’elenco dei partecipanti non sarà definitivo. Stiamo progettando anche di raccogliere dei feedback e vedere quali modifiche occorrerà apportare al programma”.
Il test che avrà luogo tra poche settimane è molto simile a quello che è già stato fatto alcuni mesi fa a supporto delle elezioni studentesche. Le autorità, come ammesso dallo stesso Kostyrko, stanno comunque lavorando affinché il sistema evolva e migliori sempre più. Già lo scorso aprile, la Duma russa aveva sperimentato la votazione elettronica per le elezioni dell’8 settembre 2019, ed ora, a quanto pare, c’è l’intenzione di portare avanti un progetto a cui la Russia è sempre stata molto affezionata.
Questa forma di voto basata sulla tecnologia blockchain non andrà tuttavia a sostituire il metodo di voto tradizionale, ma si proporrà semplicemente come un metodo integrativo.
In ogni caso, la settimana prossima si riuniranno i ministri degli Esteri di Russia e Giappone, i quali discuteranno delle sanzioni americane e molto probabilmente anche della modernizzazione e della digitalizzazione delle infrastrutture pubbliche. L’utilizzo della blockchain nei sistemi di voto va proprio nella direzione giusta, e c’è da pensare che la Russia parlerà al Giappone di questo suo progetto e delle aspettative che vi si stanno riponendo sopra.
C’è da dire però che per quanto l’uso della blockchain nelle elezioni (indipendentemente dal tipo di voto) non è un obiettivo facilissimo da raggiungere, se non altro perché occorre prestare attenzione affinché i risvolti potenzialmente dannosi di questa tecnologia non prendano il sopravvento.